PORTO SAN GIORGIO - Lattine abbandonate, cartacce ovunque, foglie cadute e mai raccolte quindi marcite, aiuole secche ed erba non tagliata da settimane. Sono solo alcune...
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Si può migliorare in futuro? Si può fare di meglio? Certamente sì. Si sa: più gente c’è, come per fortuna sta capitando in questi giorni di Ferragosto, più è difficoltoso tenere sotto controllo la continua produzione di rifiuti prodotti da umani (la maggioranza) e no.
Resta però il fatto che il fogliame cadente misto a polvere e a oggetti non meglio identificati lungo la ferrovia e le frasche non tagliate e seccate che circondano un villino a due passi da piazza Bambinopoli, punteggiate anch’esse di rifiuti non proprio freschissimi, oppure le bottiglie senza tesoro dentro rinvenibili qui e là lungo tutto il tragitto che porta verso le spiagge più vicine al Comune, imbrattino la nostra cartolina di saluti dal mare con scarabocchi piuttosto fastidiosi.
Verrebbe, poi, da chiedersi: anche ammesso che il Comune o chi per esso non ha tagliato l’erba, perché, però, il passante comune si sente in diritto di aggiungere all’incuria la sporcizia? Perché, per dire, buttare la lattina nel vaso portafiori di un negozio del centro che di fronte ha un cestino delle carte neanche pieno? Perché non portarsi dietro i sacchi igienici per i bisognini del cane? Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico