Badge, premi di produzione e corsi pagati: è un'azienda? No, la parrucchieria di Francesco Pistolesi

Francesco Pistolesi
PORTO SAN GIORGIO - Il parrucchiere diventa imprenditore e il salone si trasforma in un’azienda. Con tanto di welfare: badge ai dipendenti per un’equa retribuzione...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PORTO SAN GIORGIO - Il parrucchiere diventa imprenditore e il salone si trasforma in un’azienda. Con tanto di welfare: badge ai dipendenti per un’equa retribuzione dell’orario effettivamente lavorato, premi di produzione, corsi di formazione pagati. Francesco Pistolesi, 40 anni, originario di Fermo, gestisce un salone per capelli da 150 metri quadrati (9 postazioni) con 6 dipendenti (età media 25 anni) e lancia un messaggio forte alla categoria e più in generale a chi lavora nell’ambito dell’estetica e del benessere. La sua politica ha un ritorno effettivo in termini di affari perché il salone, che ha puntato sulla qualità e su una clientela di fascia alta, ha raddoppiato dimensioni e dipendenti in pochi anni. 

Nel Fermano sono tre le Bandiere Blu: Fermo, Altidona e Pedaso. Ancora attesa per due sindaci


«Nonostante il contratto offerto, resta difficile trovare personale giovane», afferma Francesco, che cita un contratto nazionale non adeguato, la poca disponibilità dei ragazzi al sacrificio e a lavorare di sabato. E poi c’è una qualità che il giovane deve avere per poter lavorare in una parrucchieria “stellata”: l’educazione.

«È la prima cosa che noto in un candidato. Il resto si impara. Con i corsi di formazione pagati dall’azienda. Con i prodotti che ci sono oggi sul mercato il mestiere dell’acconciatore è molto più facile rispetto a 10-15 anni fa» sottolinea lo stesso coiffeur che lascia liberi i ragazzi di organizzarsi i propri compiti, come fosse un lavoratore indipendente. Dal primo aprile tutti i ragazzi hanno un badge dove viene annotato l’orario di lavoro effettivamente svolto. E quindi retribuito. I premi di produzione vengono erogati attraverso una card con buoni spesa da spendere nei negozi del territorio. Francesco sta investendo anche sulla sostenibilità. Nelle postazioni i nuovi miscelatori consentono un maggiore risparmio dell’acqua. All’acquisto vengono preferiti prodotti con confezioni biodegradabili.

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico