PETRITOLI - È allarme nelle campagne della Valdaso per l’attacco sferrato da qualche esemplare di lupo ad animali a pascolo come pecore, capre e maiali, anche chiusi...
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Il fatto è avvenuto in pieno giorno. Gli animali erano al pascolo a circa un centinaio di metri da casa. D’improvviso i cani presenti nell’abitazione hanno cominciato ad abbaiare in modo forsennato e il branco di pecore è tornato a casa di corsa. Il proprietario, al momento dell’episodio, non ha fatto la conta e non si è accorto che ne mancavano due all’appello. Ha realizzato solo più tardi l’assenza e si è recato sul posto dove erano al pascolo gli ovini e ha trovato gli altri animali, di cui erano rimaste solo alcune parti dei corpi. A una prima osservazione si è visto che gli ovini erano stato uccisi, con morsi al collo, prima di essere sbranati. Successivamente, durante un appostamento notturno, si è visto un lupo tornare sul posto dove erano state uccise le due pecore.
Dai risultati dell’assalto è abbastanza evidente che si tratta sicuramente dell’opera di più di un lupo, visto che le due pecore sono state uccise e quasi completamente sbranate in contemporanea. Per l’allevatore una perdita economica rilevante viste le due pecore e gli agnelli in grembo.
Intanto da più parti montano lamentele e preoccupazioni in merito a questi attacchi. Episodi simili si sono verificati, infatti, anche nella zona di Monte Vidon Combatte, dove sono state attaccate e uccise altre pecore, capre e in qualche occasione maiali al pascolo, anche scavalcando le recinzioni, ad opera di lupi, chiaramente avvistati da agricoltori e allevatori della zona. Dunque un problema di difesa degli animali domestici ma anche paura da parte delle persone, visto che gli stessi lupi, spinti dalla fame, arrivano anche abbastanza vicini alle case. Eventi, questi, che già si verificano, da tempo, nella zona dell’alta vallata dell’Aso. L’anno scorso sono stati avvistati da alcuni automobilisti due esemplari di lupo, uno adulto e l’altro più giovane, nella rotatoria in zona Villa Pera di Comunanza lungo la Valdaso, a meno di un centinaio di metri da un gruppo di case e a un chilometro dalla cittadina. E’ anche un grido di forte protesta quello degli allevatori, che sostengono di non poter difendere il loro bestiame, infatti è da ricordare che il lupo è un animale protetto a livello europeo, quindi ucciderlo anche se colto sul fatto mentre sta sbranando una propria pecora o quant’altro significa dover incorrere in forti penalità.
Problematica scottante, quella dei lupi, che sta a questo punto interessando anche la vallata, mentre fino ad ora aveva riguardato solo le zone montane del Parco nazionale dei Sibillini o quelle vicine. Ancora una volta errori di programmazione nella reintroduzione stanno creando gravissimi problemi. E i responsabili chi e dove sono? Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico