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FERMO Ancora una tragedia nelle carceri italiane. Un 28enne è stato trovato morto in una cella dell’istituto penitenziario di Parma, dove si trovava in isolamento. Si sarebbe tolto la vita impiccandosi con un lenzuolo ma la famiglia è pronta a presentare un esposto alla Procura per chiarire i contorni dell’accaduto.
La ricostruzione
La vittima è A. T., di nazionalità italiana e residente a Monterubbiano (il padre è marocchino, la madre del Fermano).
L'emergenza nazionale
Quella dei suicidi nelle carceri è una vera e propria emergenza a livello nazionale. «Ho subito chiamato l’avvocato Giancarlo Giulianelli, garante regionale dei diritti della persona, che a sua volta ha informato dell’accaduto il garante emiliano Roberto Cavalieri». Quest’ultimo si è recato nel carcere di Parma per un confronto con la direzione e ha ribadito che «il problema dei suicidi non può essere sottovalutato: è una vera e propria emergenza». La morte del 28enne, una volta che l’avvocato Ficiarà formalizzerà l’esposto, finirà all’attenzione della magistratura. «Vogliamo comprendere le cause del decesso - ribadisce il legale della famiglia del giovane fermano - e accendere i riflettori sui troppi drammi che avvengono negli istituti penitenziari». Il giovane più volte era finito nel mirino delle forze dell’ordine. «Si trovava in carcere per una rapina commessa nel maggio dello scorso anno a Civitanova. Stava scontando la sua pena dietro le sbarre. Era in contatto con una comunità terapeutica e voleva rifarsi una vita una volta tornato in libertà».
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Corriere Adriatico