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FERMO - Dalla zona gialla alla zona rossa, ma poco cambia sul fronte dei controlli. Polizia e carabinieri si concentrano, e non potrebbe essere altrimenti, sul rispetto delle norme legate all’emergenza sanitaria, ma resta alta la guardia nella lotta contro la diffusione della droga.
La riviera continua a essere passata al setaccio ma si teme che siano ancora attive alcune importanti piazze di spaccio, in particolare fra Lido Tre Archi e Porto Sant’Elpidio. Qui, nei giorni scorsi, l’episodio della violenta lite avvenuta in piazza Garibaldi le cui indagini sono state effettuate dalla polizia che ha provveduto anche a individuare l’aggressore.
L’impegno
Le forze dell’ordine monitorano i movimenti che si registrano tra Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio. I pusher sono gettonati, malgrado i divieti di spostamento legati alla zona rossa, anche dal fuori provincia, ma ora è più facile, con meno gente in giro, smascherare i movimenti sospetti. Da qui la pioggia di arresti e denunce dell’ultimo anno.
L’opera
Le forze dell’ordine hanno ormai da tempo compilato la mappa del territorio e spesso a muoversi sono sempre gli stessi soggetti che magari tornano in libertà dopo essere stati in carcere per breve tempo. E si rimettono all’opera. I quartier generali sono sia a Tre Archi che a Porto Sant’Elpidio dove dalla scorsa estate è tenuta d’occhio in particolare piazza Garibaldi che, chiusa al traffico, favorisce anche la fuga. Spacciatori e clienti arrivano dal vicino Borgo Marinaro e si dileguano in fretta. A Porto San Giorgio, invece, sorvegliata speciale la zona del lungomare che si trova a ridosso di piazza Bambinopoli. Fra i nuovi fenomeni da monitorare la presenza di nuovi spacciatori, anche sopra i 50 anni, che tentato di inserirsi nel mercato procurandosi droga a prezzo basso e facendosi anche concorrenza interna.
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Corriere Adriatico