Fashion, meccanica e agrifood: Tipicità si fa in tre negli Emirati: 500 imprenditori agricoli si sono registrati al portale della biodiversità

Il vice presidente della regione Marche Mirco Carloni.
FERMO  - L’Expo di Dubai può essere un’opportunità per l’Italia, ma soprattutto per le Marche. Bisogna saper sfruttare tutti gli spunti che...

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FERMO  - L’Expo di Dubai può essere un’opportunità per l’Italia, ma soprattutto per le Marche. Bisogna saper sfruttare tutti gli spunti che saranno offerti, andando negli Emirati Arabi Uniti non separati, ma insieme, seguendo le giuste direzioni d’azione. È quanto emerso nell’appuntamento di ieri organizzato da Tipicità, con protagonisti, oltre ad Alberto Monachesi a fare gli onori di casa, anche il direttore generale del Banco Marchigiano, Marco Moreschi, il segretario Generale della Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti, Mauro Marzocchi, e il vice presidente della regione Marche, Mirco Carloni.

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Proprio quest’ultimo ha annunciato che le Marche saranno protagoniste all’Expo di Dubai, nel febbraio del prossimo anno, dal 21 al 26. «Punteremo sul fashion, sulla meccanica, e sull’agrifood, settore dal grande margine di sviluppo – le sue parole – la nostra attività sarà focalizzata nella settimana dedicata al cibo, e racconteremo i produttori di qualità della nostra regione». La biodiversità e l’agricoltura sostenibile la fanno da padrone; a cornice il saper fare, le macchine di precisione e la moda. Con una particolare attenzione al distretto della biodiversità che sta prendendo il largo, dato che «già 500 imprenditori agricoli si sono registrati al portale» dice Carloni, che annuncia che oggi dovrebbe presentare il progetto al Ministero, per contare sul sostegno affinchè diventi occasione di sviluppo. Non solo, la Regione sta cercando di rilanciare quelle relazioni avviate anni fa dai precedenti governi regionali, «per avere la possibilità di avviare e fare un lavoro preventivo e sinergico con gli emiratini, per ottimizzare le occasioni per le piccole e medie imprese eccellenti».

Non solo una settimana, non solo un «one shot» per dirla con le parole di Mauro Marzocchi, ma un lavoro duraturo, proprio quello che lo stesso Marzocchi sta avviando con altre regioni italiane. «Quelli marchigiani sono settori in linea con le esigenze emiratine – ha spiegato – pensiamo anche che la meccanica è la prima voce di export insieme alla gioielleria». Ma non è tutto, perché il segretario della Camera di commercio Italiana ha anche parlato di come «Dubai è ripartita, solo a marzo 2020 c’è stato il lockdown, i vaccini vanno a gonfie vele». Quasi tutti la prima dose, la metà della popolazione con la doppia. Notizia fresca, poi, che «a maggio sarà possibile impiantare aziende a 100% di proprietà straniera in 122 diversi settori economici»

Cosa gradita alle imprese che erano in ascolto a distanza, nei canali social di Tipicità. Ma come fare per sfruttare tutte le opportunità? «L’Expo che è dietro l’angolo – le parole di Moreschi – è una grande opportunità, dobbiamo essere pronti a giocare insieme le nostre carte, muovendoci per tempo, con metodo e in ordine». Praticamente non tante persone divise, ma un unico soggetto. «Noi sosteniamo le imprese – dice Moreschi – ma qui bisogna che a loro volta gli imprenditori chiariscano gli obiettivi, dicano cosa si attendono dall’export: un supporto mirato per le esigenze funziona meglio. Con la giusta strategia possiamo fare molto e, lasciatemelo dire, il biodistretto può funzionare». Come è presto detto: avere un unico interlocutore fa bene ed è facilitatore per gli investimenti. -- Nella giornata di ieri c’è stato anche l’incontro “a distanza” tra Marche e Quebec ai fornelli. L’istituto alberghiero del Quebec si è confrontato con l’Accademia di Tipicità mettendo al centro di tutto, proprio la biodiversità» l’hanno definita gli organizzatori.

 

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Corriere Adriatico