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FERMO - La trentesima edizione di Tipicità e la voglia di ripartire: sta tutto in quel «era ora» che il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli ha detto durante la cerimonia inaugurale della kermesse al Fermo Forum. La macchina era partita alle 10, con espositori, convegni, conferenze, ma alle 12, dopo due anni, nell’atrio, a una manciata di passi dall’ingresso, il taglio del nastro alla presenza delle autorità civili e militari, del sindaco di Fermo Paolo Calcinaro che ha tagliato il nastro insieme al presidente Acquaroli, dopo la benedizione del vescovo, monsignor Rocco Pennacchio.
L’emozione
L’emozione di ripartire, di esserci, di guardarsi in faccia invece che farlo solo tramite uno schermo era tanta. «Emozionante – le parole del conduttore radiofonico di Radio2 Tinto – bello, tornare alla normalità fa rima con felicità e tipicità». Tanti hanno voluto esserci, per ricominciare finalmente in presenza. «Era ora – ha detto il presidente Acquaroli – di essere qui per recuperare socialità. Occasioni come queste aiutano la crescita economica e sociale». Perchè Tipicità è questo, fa incontrare quelle piccole realtà che fanno grande la nostra regione.
I nostri eroi
«Le Marche – ha proseguito Acquaroli – sono piene di eroi che quotidianamente nelle loro imprese e territori, nei loro posti di lavoro, sono riusciti a creare eccellenze. E mantenerne il livello vuol dire aggregarsi e saper cogliere le nuove sfide». Senza aver troppa paura di perdere autonomia». Quanto alle emozioni, è grande pure quella del sindaco Calcinaro.
Il convegno
Proprio nella mattinata inaugurale il convegno della Coldiretti per parlare dei 20 anni della legge sull’agricoltura e la multifunzionalità. C’erano tutti i vertici Coldiretti nella sala convegni, e la presidente regionale Maria Letizia Gardoni ha detto che «l’agricoltura tornerà ad avere un ruolo importante sul territorio nazionale». Anche grazie alla multifunzionalità che aiuta le aziende a crescere: il 30% del fatturato delle aziende agricole italiane, dati Coldiretti, arrivano proprio dalle attività collaterali. Circa 1000 gli agriturismi, più o meno 250 le fattorie didattiche. «Dobbiamo avere – ha aggiunto Gardoni – la capacità di saper cogliere questo strumento che ci è stato dato. Oggi, dopo vent’anni, possiamo dire che se non ci fosse stata la multifunzionalità, molte aziende forse non esisterebbero». Il presidente Acquaroli è intervenuto anche nel Convegno Coldiretti: «Dobbiamo credere nella rinascita e nella crescita dell’agricoltura, oltre che nella nostra produzione». Anche perché, ha ricordato il presidente della Camera di Commercio Gino Sabatini, «ormai gli agricoltori sono produttori di qualità ed erogatori di servizi nella società». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico