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FERMO - Ha destato profonda impressione, a Santa Petronilla, il blitz di un gruppo di giovani, dai volti nascosti con cappucci e passamontagna, che armati di bastoni e tubi hanno aggredito dei ragazzi che giocavano a calcetto al campetto del quartiere. Uno di loro, minorenne, è stato anche ferito, in maniera non grave. Indagano i carabinieri fermani, che hanno ascoltato diversi testimoni, per individuare i violenti.
Gli elementi
Dall’Arma si mantiene il riserbo, anche se c’è la sensazione che ci siano elementi piuttosto solidi in mano agli inquirenti per arrivare all’individuazione di alcuni componenti della banda.
Secondo i tre consiglieri del Carroccio Lorenzo Giacobbi, Gianluca Tulli e Luciano Romanella, «foto e post sui social non risolvono i problemi. Quanto evidenziavamo 18 mesi fa è vero, i fatti ci danno ragione. Siamo sempre attenti ai temi sociali e della sicurezza, vediamo se anche stavolta Calcinaro minimizzerà. Le risposte non possono più tardare, i residenti sono stufi». Il primo cittadino confida nel lavoro delle forze dell’ordine. «Attendiamo l’operato dei carabinieri affinché facciano piena chiarezza su quanto accaduto, sono fiducioso sul fatto che si riesca abbastanza rapidamente ad individuare i violenti. Non è un episodio da prendere alla leggera, ma lo ritengo un fatto isolato. I precedenti episodi di cronaca a Santa Petronilla risalgono a quasi due anni fa».
La contestazione
Aspra la replica di Calcinaro nei confronti della Lega: «Ad ogni fatto di criminalità nel territorio comunale, puntualissimo arriva l’intervento dei leghisti fermani che danno la colpa al sindaco, per poi fare la passerella in Prefettura e in Questura. Non minimizzo nulla, ma non credo che questo sia un modo proficuo di fare politica e credo che a Santa Petronilla si stiano portando avanti investimenti importanti, dal centro sociale alle aree verdi». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico