Dalla piazza al Duomo: c’è già aria di Cavalcata dell'Assunta: investitura dei priori, vetrina in centro per le contrade

Dalla piazza al Duomo: c’è già aria di Cavalcata dell'Assunta: investitura dei priori, vetrina in centro per le contrade
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FERMO  - Sarà che il caldo di questi giorni ricorda quello d’agosto. Sarà che i primi turisti estivi sono già arrivati in città. Sarà pure che tamburini, sbandieratori e abiti di velluto del 1400 ed è subito Cavalcata dell’Assunta. Fatto sta che, l’altro ieri sera, in centro c’era aria di Palio.

 

L’investitura dei priori in duomo ha aperto le danze della rievocazione di Ferragosto. Le novità introdotte dal regista Adolfo Leoni, unite ai momenti tradizionali, hanno calamitato la curiosità di fermani e non solo. L’afa non ha scoraggiato i figuranti che alle nove erano in piazza per la prima delle quattro scene in cui s’è articolata la serata.


Da Palazzo dei Priori sono usciti il podestà (il sindaco Paolo Calcinaro) e i due magistrati (i vicepresidenti della Cavalcata Andrea Monteriù e Roberto Montelpare) che hanno attraversato la piazza e, per via Mazzini, sono arrivati al Girfalco, seguiti dai dieci priori, dagli armigeri coi gonfalonieri e dai contradaioli. Un mini-corteo che anticipa quello notturno del 14 agosto e quello diurno del 15. In coda, i tamburini e gli sbandieratori della Cernita che nel punto più alto della città si sono uniti a quelli delle contrade per il ritmo unico. Davanti a villa Vinci il secondo momento della serata: il saluto («Benvenuto, podestà!)» del maresciallo della rossa (Leonello Alessandrini, ex vicepresidente della Cavalcata, oggi tra i responsabili del gruppo corsa) al podestà. Poi, l’arrivo del corteo in Duomo, con la cerimonia officiata dal delegato della Curia al Consiglio di Cernita, don Michele Rogante. Che, per l’occasione, ha indossato un piviale, un antico manto rosso usato per le celebrazioni che non sono messe.


«Nel giorno di Pentecoste – ha detto il sacerdote – celebriamo la discesa dello Spirito Santo. È necessario aprire il cuore allo spirito per vivere una vita piena, infiammata dalle parole del Signore. Una vita nuova che porta ciascuno a testimoniare gli insegnamenti e i comandamenti del Signore a quanti sono intorno a noi». In cattedrale, Marco Tirabassi, priore di Molini Girola, contrada vincitrice del Palio 2021, ha giurato fedeltà alla città.


Il corteo è, poi, ripartito alla volta di piazza del Popolo, dove le porte di Palazzo dei priori si sono chiuse dietro podestà e priori. «Una serata emozionante, con molta più gente del solito, segno che il lavoro che sta facendo il regista Adolfo Leoni sta dando i suoi frutti», il commento del vicesindaco e assessore con delega alla Cavalcata, Mauro Torresi. 


Il prossimo appuntamento della rievocazione storica - altra novità di questa edizione, prima della full immersion di agosto - è per venerdì 1° luglio con i Carmina Burana: concerto di centocinquanta persone sul palco e corteo quattrocentesco.

 

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Corriere Adriatico