FERMO - Pasqua in agriturismo. Sarebbe stato boom senza l'incognita maltempo, ma si canta comunque vittoria. a tavola si mette meno carne e più verdura. Tutti pazzi per...
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A Ortezzano ci sono la Casa degli Gnomi e la Casa degli Elfi, due agriturismo biologici, titolare Geremia Vagnoni che dice: "Nelle due strutture non forniamo servizio di ristorazione ma appartamenti. Le famiglie si gestiscono in autonomia. Collaboriamo con i ristoranti della zona. Non abbiamo tanti clienti quest'anno perché non sarà bel tempo".
A Lapedona Giuliano Palloni gestisce la Casa degli Archi: "Abbiamo cinque miniappartamenti ma solo uno è occupato da una famiglia - dice Palloni -: il ristorante, invece, è pieno. Abbiamo un allevamento di bovini e proponiamo un menù a base di carne di manzo. Abbiamo 50 persone a tavola. Le macellerie però sono a terra, vendono poco a niente, per tenere attiva la stalla abbiamo studiato questo menù, altrimenti dovevamo chiudere".
A Servigliano, la Cascina degli Ulivi di Aldo Angelini Marinucci resta chiusa "per la prima volta dopo 23 anni di onorata attività - dice il titolare -: riapriamo quando farà più caldo".
E l’agriturismo Delle Rose a Monte Urano? "Stamattina (ieri mattina, ndr) siamo andati a raccogliere la borragine, un'erba spontanea che nasce sulle scarpate - spiega Manuela Giacinti -: piatto forte è il tortino di ricotta e borragine. Siamo soddisfatti, lavoriamo bene. Oggi è il giorno dell'anno più richiesto. Abbiamo una cinquantina di persone a tavola". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico