Nuovo ospedale di Fermo, Cesetti (Pd) all'attacco: «La giunta regionale ora rispetti gli impegni, Ceriscioli stanziò 111 milioni»

Nuovo ospedale di Fermo, Cesetti all'attacco
FERMO «Baldelli sa bene che i fondi che ha trovato in bilancio per il nuovo ospedale di Fermo lasciati dalla precedente Amministrazione, di cui io ero assessore al Bilancio,...

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FERMO «Baldelli sa bene che i fondi che ha trovato in bilancio per il nuovo ospedale di Fermo lasciati dalla precedente Amministrazione, di cui io ero assessore al Bilancio, non ammontano a soli 70 milioni di euro, bensì a 111, di cui 70 stanziati nel 2015, 30 nel 2019 e altri 11 ricavati dal fondo Sviluppo e coesione destinati alla viabilità di adduzione, come riconosciuto dallo stesso sindaco Calcinaro, seppur con il suo inconfondibile stile da surfista». A dirlo è il consigliere regionale del Pd Fabrizio Cesetti.  

«Dico ciò – aggiunge Cesetti – non per rivendicare ciò che tutti sanno, ma solo per amore di verità rispetto a quanto è stato fatto nel quinquennio 2015-2020». Ancora: « In questi tre anni e mezzo di governo il centrodestra non ha fatto nulla ed è andato avanti esclusivamente con i fondi stanziati dalla giunta Ceriscioli, guardandosi bene, nonostante i miei ripetuti inviti, dal mettere a bilancio i 40 milioni necessari all’acquisto degli arredi e delle strumentazioni che avrebbero permesso già da tempo di avviare le gare pubbliche. Baldelli – conclude Cesetti - parla di una possibile apertura a stralci solo per giustificare quel mancato stanziamento, in quanto di sicuro avrà ben compreso che in realtà l’ospedale è pressoché terminato. Spero che questo chiarimento gli torni utile per pretendere dal presidente Acquaroli e dall’assessore Brandoni un impegno concreto per quei 40 milioni che consentirebbero in poco tempo di inaugurare e far entrare in funzione il nuovo ospedale. Perché se, come lo stesso assessore ha riconosciuto, quello di Fermo è uno degli ospedali più moderni e performanti d’Italia, non può essere trattato come un ospedaletto da aprire a stralci».

 

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Corriere Adriatico