Fermo, nuove intese per il recupero dell’ex Palazzo Fontevecchia: incontro tra il Comune e la ditta per l'intervento

Fermo, nuove intese per il recupero dell’ex Palazzo Fontevecchia: incontro tra il Comune e la ditta per l'intervento
FERMO Nuove intese per il recupero dell’ex Fontevecchia e dello Spazio Betti, due luoghi strategici, tra aree per l’università, l’offerta museale,...

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FERMO Nuove intese per il recupero dell’ex Fontevecchia e dello Spazio Betti, due luoghi strategici, tra aree per l’università, l’offerta museale, l’aggregazione e la ricettività. In questi giorni, Comune e ditta aggiudicataria dell’appalto per l’ex convento dei domenicani si sono aggiornati sul progetto di sistemazione, con l’obiettivo di arrivare puntuali al 2026, scadenza entro la quale vanno completati tutti i progetti finanziati con il Pnrr. Il Comune ha ottenuto 16 milioni di euro per il restauro completo della struttura. Come noto una prima parte è già stata sistemata e risale alla primavera scorsa l’inaugurazione della prima parte del museo archeologico ed il nuovo accesso alle Cisterne romane.

 

Gli investimenti

Si procede ora con la parte più corposa degli investimenti e due anni di tempo per ridisegnare il sito. «All’ex Fontevecchia si sposterà parte dell’università – spiega il sindaco Paolo Calcinaro – Nel 2025 avremo ulteriori corsi ad implementare l’offerta già esistente e con le attività universitarie già esistenti si stanno restringendo gli spazi a disposizione nella storica sede di via Brunforte. Pensiamo a concentrare lì la parte sanitaria e dedicare una larga parte dell’immobile ex Fontevecchia, una volta restaurato, all’attività universitaria. Pensiamo sia una scelta in grado di portare beneficio anche alla vitalità del centro storico, legata alla vita quotidiana degli studenti che alloggeranno e si tratterranno in città. In più sarà sarà ampliata la parte museale ed espositiva, parliamo di locali molto grandi, che ci consentono di ragionare su più fronti. Sarà sicuramente possibile pensare all’ultimazione del museo archeologico. Ma ci potranno essere anche spazi del contemporaneo, per l’archiviazione di beni importanti del patrimonio cittadino, una sala conferenze oppure da destinare ad eventi ed esposizioni temporanee. Insomma ci sarà posto per tantissime attività culturali». Alla cultura si sposa anche il sociale. Nell’ambito del finanziamento si inserisce anche il recupero di due appartamenti sul lato di via degli Aceti. Locali che l’amministrazione comunale pensa a destinare al reinserimento di persone in difficoltà o ad attività di social housing. Altro capitolo importante è quello relativo al recupero dello Spazio Betti, chiuso lo scorso settembre per consentire l’avvio dei lavori. «Abbiamo visto la parte da dedicare ad ostello - continua il primo cittadino di Fermo – sarà previsto anche l’ingresso dei pullman per il turismo scolastico. Anche questa è una tipologia di ricettività che vogliamo iniziare ad aprire qui a Fermo. Oltre a questo, l'area consentirà di prevedere dei locali dedicati al coworking, pensato per tanti ragazzi che cercano un appoggio per proprie attività intellettuali, c’è poi tutto il sistema di Spazio Betti che deve andare avanti sia dal punto di vista aggregativo e formativo e culturale, intendiamo infatti recuperare interamente quel tipo di finalità».

 

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Corriere Adriatico