Fermo, trovato morto nella sua auto: accanto la siringa per la dose fatale

Fermo, trovato morto nella sua auto: accanto la siringa per la dose fatale
FERMO - La droga colpisce ancora nel Fermano. Un uomo di 65 anni, N.Q., originario di Montegiorgio ma residente a Porto San Giorgio, è stato trovato morto all’interno...

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FERMO - La droga colpisce ancora nel Fermano. Un uomo di 65 anni, N.Q., originario di Montegiorgio ma residente a Porto San Giorgio, è stato trovato morto all’interno della propria auto nelle prime ore della mattinata di ieri, ucciso da un’overdose.

L’auto era parcheggiata in uno spiazzo, sotto al traliccio della corrente elettrica, lungo la strada comunale Montesecco a Capodarco di Fermo. A lanciare l’allarme due operai che, recandosi al lavoro, notavano, sul ciglio della strada, il veicolo fermo e, all’interno, l’uomo immobile disteso sul sedile di guida.
 
Sul posto sono immediatamente arrivate, insieme al nucleo radiomobile dei carabinieri, un’automedica della Croce Verde di Porto Sant’Elpidio e un’ambulanza della Croce Azzurra di Porto San Giorgio, ma per il sessantacinquenne non c’era già più nulla da fare e i sanitari del 118 non hanno potuto che constatarne il decesso. Sulla scena sono intervenuti i carabinieri di Porto San Giorgio, insieme agli uomini della scientifica e al medico legale per i rilievi del caso. All’interno dell’autovettura sono state ritrovate una siringa, un laccio emostatico e tutto l’occorrente utilizzato per confezionare l’iniezione della dose fatale. In base a questi ritrovamenti e alle prime verifiche, sembra dunque che si sia trattato di un’overdose, anche in considerazione dei diversi precedenti di droga dell’uomo.
L’uomo ha infatti alle spalle una lunga storia di tossicodipendenza e, sebbene da diversi anni avesse smesso di usare stupefacenti, è probabile che abbia avuto una ricaduta temporanea. Non si esclude neppure la volontarietà del gesto, anche perché sembra che l’uomo soffrisse da tempo di diversi problemi di salute. La salma è stata portata all’obitorio di Fermo, dove verrà sottoposta in mattinata a una veloce ispezione cadaverica prima di essere restituita alla famiglia. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico