FERMO -«Mio marito è convinto che Giacomo si sia ucciso: io meno. Sul corpo ci sono tre ferite da coltello, inferte con una lama di soli 7 cm: il primo colpo te lo...
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«La salma arriva domani - dice - ma non so se sarà "sdoganata", che brutta parola...già domani». Il timore della donna è che le indagini siano state troppo «sbrigative», mentre il marito, Stefano Nicolai, ha invitato i giornalisti a non inseguire dietrologie, perché suo figlio, per motivi che lui stesso ignora, «si è ucciso». A quanto si è appreso, la procura di Fermo avrebbe aperto un fascicolo di indagine: ma come sempre quando un nostro connazionale muore all'estero, dovrà essere trasferito per competenza funzionale alla procura di Roma. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico