FERMO - Un pallone che è rotolato nel segno dell'unione, del coinvolgimento emotivo, della generosità. Un pomeriggio che ha contribuito ad azzerare le differenze sociali e a...
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Si è svolta sabato scorso, con questa filosofia, la prima edizione del "Futsal Solidale", un torneo di calcio a 5 che ha visto affrontarsi amichevolmente quattro selezioni, di fronte ad un pubblico che è intervenuto in buon numero a Rione Murato.
C'erano i giocatori della squadra Fermo Calcio a 5 che si è ben comportata in serie C2, i volontari della Croce Rossa che, per una volta, hanno tolto la divisa per indossare calzoncini e scarpette, poi la compagine della F.c. Porto San Giorgio e, infine, c'erano soprattutto loro: gli aspiranti rifugiati politici che da più di un anno stanno trovando accoglienza al seminario sotto la gestione dalla Fondazione Caritas.
Quattro, quindi, i team che si sono sfidati in campo per la vittoria finale anche se la vera partita si è giocata su un altro fronte, ossia sul piano delle offerte da raccogliere tra gli spettatori da destinare proprio alla gestione dell'infermeria del seminario dove risiedono gli africani richiedenti asilo che è coordinata dalla Croce Rossa Italiana del comitato provinciale di Fermo.
La bella idea, pensata da alcuni membri della squadra di calcetto fermana, ha avuto il patrocinio della Prefettura, ed è stata l'occasione per rendere partecipi tanti ragazzi che da mesi attendono speranzosi l'arrivo dei documenti. D'altronde, si sa, la forza dello sport sta proprio nella capacità di unire e, perché no, di risvegliare quel senso di solidarietà troppo spesso assopito.
Per la cronaca, a trionfare sono stati i giocatori di Fermo Calcio a 5 che in una finale al cardiopalma hanno superato la selezione degli aspiranti rifugiati per 4-2. Al terzo posto la Croce Rossa. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico