Si dimentica di chiudere l’automobile e gli fanno la multa: ecco cosa dice il codice della strada

Si dimentica di chiudere l’automobile e rimedia la contravvenzione: ecco cosa dice il codice della strada
FERMO  - Un’automobilista, che aveva parcheggiato regolarmente la sua macchina in una strada di Fermo, dove non c’è divieto di sosta, si è visto...

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FERMO  - Un’automobilista, che aveva parcheggiato regolarmente la sua macchina in una strada di Fermo, dove non c’è divieto di sosta, si è visto appioppare una multa perché gli sportelli della sua macchina non erano chiusi a chiave. Questo perché il codice della strada, all’articolo 158, prevede, che l’autovettura lasciata in sosta, abbia gli sportelli chiusi a chiave. C’è da immaginare la sorpresa di questo automobilista, ma tant’è.

 


Il verbale


 

L’automobilista ha preso il modulo lasciato dai vigili urbani sul parabrezza della macchina e ha pagato regolarmente la multa, una cinquantina di euro. Verbale che recitava testualmente: «il proprietario effettuava la sosta del veicolo senza adottare le opportune cautele atte ad evitare incidenti e ad impedire l’uso del veicolo senza il suo consenso, in quanto gli sportelli della vettura non erano chiusi a chiave».

La notizia è subito rimbalzata in città provocando ilarità, sorrisi, ma anche rabbia. Una vicenda che impone alcune considerazioni, con una premessa. I vigili urbani di Fermo non hanno fatto alcun sopruso limitandosi ad applicare quanto previsto dal codice della strada. Una motivazione, si badi bene, per la quale milioni di automobilisti potrebbero essere sanzionati ogni giorno, perché basta lasciare la macchina con gli sportelli aperti per andare a comprare il giornale o a prendere un caffè e la frittata è fatta. Sarebbe curioso, del resto, vedere la polizia municipale di Fermo provare ad aprire gli sportelli delle macchine in sosta per verificare se gli sportelli stessi sono chiusi a chiave. Senza considerare un elementare diritto alla privacy, che va sempre e comunque rispettato.

«Pensiamo che la polizia locale di Fermo abbia compiti ben più impegnativi ed importanti che controllare se gli automobilisti abbiano chiuso a chiave la loro macchina. A volte non basta applicare rigidamente le legge, che in alcuni casi va interpretata e applicata usando un minimo di flessibilità e buon senso. Sarebbe bastato aspettare che il proprietario facesse ritorno alla sua auto per illustragli la norma del codice della strada» sostiene qualcuno. O, come fanno in molti Comun lasciare magari un biglietto avvertendo l’automobilista dell’infrazione e invitandolo a stare più attento per il futuro. In caso contrario, scatterebbe la sanzione. Si sa che il rapporto tra vigili urbani e automobilisti, in qualsiasi città, non è mai sempre amichevole per non dire conflittuale, ma quanto avvenuto nei giorni scorsi a Fermo non aiuta certamente a stabilire un clima di fiducia.

Anche perché, stando così le cose, la città non si presenta come polo attrattivo per i turisti, a meno che all’ingresso di Fermo il Comune non affigga dei grossi cartelli avvertendo le persone che devono chiudere a chiave gli sportelli delle loro auto, con il rischio di una multa. Sappiamo che il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro più volte ha invitato tutti a usare buon senso e flessibilità nelle loro azioni, una pratica fatta propria dal primo cittadino che anche per questo si è guadagnato la stima dei suoi concittadini. Sarebbe utile che tutti, anche le istituzioni, prendessero esempio da Paolo Calcinaro, mettendo nell’esercizio delle loro funzioni un po’ di flessibilità e buon senso. A meno che i cittadini di Fermo non debbano munirsi di lucchetti, catenacci e catene per chiudere ermeticamente gli sportelli delle auto.

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Corriere Adriatico