Tornano ad aumentare i contagi per il Covid, cinque ricoverati in più all'ospedale in una settimana

Tornano ad aumentare i contagi per il Covid, cinque ricoverati in più all'ospedale in una settimana
FERMO - Tornano a salire i ricoveri Covid al “Murri”. Cinque nella settimana che si chiude oggi, di cui tre tra ieri e venerdì. In tutto, i pazienti...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

FERMO - Tornano a salire i ricoveri Covid al “Murri”. Cinque nella settimana che si chiude oggi, di cui tre tra ieri e venerdì. In tutto, i pazienti positivi nell’ospedale di Fermo sono una decina. Ma solo una parte è stata ricoverata per le conseguenze del virus. Numeri che niente hanno a che vedere con quelli dei primi mesi dell’anno, ma che chiedono comunque attenzione.

 

 

«Le varianti 4 e 5 di Omicron stanno aumentando casi e ospedalizzazioni in altre nazioni, anche se non in maniera importante come in altre ondate. Perciò, ci stiamo organizzando per l’autunno», fa sapere il primario di Malattie infettive, Giorgio Amadio. Che ieri mattina, assieme ai colleghi degli altri reparti del “Murri” e ai medici di medicina generale, ha partecipato a un corso di aggiornamento organizzato dall’Ordine di Fermo. Il rialzo dei contagi degli ultimi giorni, per Amadio, è la prova che il Covid «d’estate non sparisce». «Non dobbiamo pensare al Covid come all’influenza che arriva in autunno e di cui d’estate ci liberiamo. Il Covid non ha mai guardato alle stagioni, ai decreti legge né alle temperature», dice il primario. Per il quale, «in un momento in cui si pensava di esserne fuori, ci dovremmo porre delle domande, per adesso, ma soprattutto per l’autunno, in previsione di un eventuale aumento dei casi». 
Se solo una minima parte dei positivi finisce in ospedale, per Amadio, è perché le varianti attualmente in circolazione «si localizzano nelle vie aeree superiori, non interessando quelle inferiori, ma soprattutto grazie alla vaccinazione, perché nei non vaccinati i danni li fanno». L’altro ieri (il dato più recente disponibile), nel Fermano, i nuovi casi sono stati 86. Cifra in linea con quelle dei giorni prima, ma parecchio sottodimensionata rispetto a quella reale, per via dei tamponi casalinghi che sfuggono al controllo del Dipartimento di prevenzione. Che, nel frattempo, ha ripreso la normale attività vaccinale. Ma che si prepara a una possibile, se non probabile, nuova vaccinazione di massa, in autunno, che dovrebbe essere affidata ai medici di base.


«Non dobbiamo avere paura di fare un calendario di vaccini sequenziale anche contro il Covid», dice il direttore Giuseppe Ciarrocchi. Che, per il Fermano, parla di «buona copertura», con la terza dose «sopra l’80%». «Con tre dosi – spiega Ciarrocchi –, abbiamo una buona efficacia verso le nuove varianti. La nota dolente è la quarta dose, fatta solo fa pochi anziani».
fra. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico