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FERMO - Tagli alle classi, si incrociano le dita. Il tema è sentito e si sono mossi in tanti: i sindaci dei borghi sono stati ricevuti dal prefetto Vincenza Filippi, il presidente della Provincia Michele Ortenzi è in contatto con Regione e Ministero, la stessa Regione continua il pressing su Roma. Ma un conto sono le parole e un altro l’aritmetica: ragionando solo con i numeri i rischi di un ridimensionamento restano alti. L’ultima iniziativa porta ancora nella Capitale ed è rappresentata da un emendamento al Senato del Gruppo Pd «per scongiurare la possibilità di perdere, per accorpamento, numerose classi nelle scuole dell’entroterra».
L’impegno
«Abbiamo presentato come Gruppo del Pd al Senato - dice il senatore del Fermano Francesco Verducci, vicepresidente della Commissione Cultura e istruzione del Senato e primo firmatario degli emendamenti stessi - gli emendamenti per permettere la costituzione di classi e l’assegnazione di personale in deroga alle scuole che risiedono nei Comuni del cratere sismico e per tutti i piccoli Comuni che hanno fino a 3mila abitanti.
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Corriere Adriatico