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FERMO - Il Comune di Fermo e la Fondazione internazionale Padre Matteo Ricci di Macerata, lavoreranno insieme, per agevolare i rapporti tra la comunità locale e la popolazione di nazionalità cinese, soprattutto studenti, presente a Fermo. L’accordo è stato firmato ieri mattina dal sindaco Paolo Calcinaro e dal presidente della Fondazione, Dario Grandoni.
La Fondazione è nata nel 2003 per sostenere e promuovere relazioni e scambi con l’est asiatico e in particolare la Cina. Scambi focalizzati soprattutto su aspetti sociali, religiosi e linguistici, proprio come faceva Padre Matteo Ricci con la sua opera missionaria.
Tra le attività della Fondazione vi è proprio l’approfondimento della cultura cinese, con borse di studio, attività culturali come mostre e convegni, e anche promuovere lo studio della lingua italiana da parte di studenti cinesi che frequentano università o altre istituzioni culturali in Italia.
«La firma di questo protocollo – osserva Calcinaro – è utile, la presenza di studenti cinesi in città è importante, volevamo fare qualcosa». Del resto l’esigenza manifestata, fa sapere la Fondazione in una nota, «era proprio quella di supportare e sviluppare la presenza degli studenti cinesi che aspirano a frequentare il Conservatorio Pergolesi di Fermo. Abbiamo creato un gruppo di lavoro con l’Università di Macerata e il suo China Center, e con l’Istituto Confucio di Macerata, per la progettazione di corsi specifici». Il corso di lingua italiana per gli studenti cinesi, commenta l’assessore ai servizi sociali, Mirco Giampieri, è uno degli strumenti che, attuati, permetteranno «di superare le barriere linguistiche, culturali e sociali che possono esserci tra le due culture». Quella del corso è solo la prima delle attività che il protocollo di intesa firmato ieri dal Comune e dalla Fondazione si propone di portare avanti.
Tra le altre iniziative che saranno attivate in futuro sono previsti anche eventi culturali internazionali, altre attività didattiche, per far crescere la fiducia e l’amicizia tra le comunità locali e quelle cinesi che si trovano sul territorio. Vi è poi la facilitazione tra enti e strutture, anche cinesi, per costruire una partnership e favorire interscambi culturali. «Fare sistema per noi – dice ancora La Fondazione – significa mettere in rete le istituzioni marchigiane e connetterle con il network internazionale che la Fondazione ha costruito nel corso degli anni ripercorrendo le orme di Padre Matteo Ricci». Lo stesso Padre Matteo Ricci è tenuto molto in considerazione dalla Cina, tanto da essere l’unico straniero presente nella sala d’onore del Millennium Museum di Pechino insieme a Marco Polo. I due personaggi italiani, infatti, si trovano tra i cinesi che hanno fatto la storia della patria cinese.
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Corriere Adriatico