Cassonetti con il chip e le isole nei quartieri: Ciarrocchi anticipa il piano dei rifiuti che prevede anche il ritiro a domicilio

Cassonetti con il chip e le isole nei quartieri: Ciarrocchi anticipa il piano dei rifiuti che prevede anche il ritiro a domicilio
FERMO  - Il nuovo piano della raccolta dei rifiuti nella città di Fermo è pronto a partire dopo l’estate. Una prima informativa i cittadini l’hanno...

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FERMO  - Il nuovo piano della raccolta dei rifiuti nella città di Fermo è pronto a partire dopo l’estate. Una prima informativa i cittadini l’hanno avuta durante l’Ecoday svoltosi in viale Trento domenica scorsa, al quale ha partecipato anche l’Asite. «L’azienda – spiega l’assessore all’ambiente Alessandro Ciarrocchi – ha spiegato il nuovo piano a chi voleva. Sarà diviso per zone cittadine, in quanto la nostra città, per conformazione territoriale, non consente di avere  un unico sistema di raccolta». 

 

 


Ci sono le zone più popolate e quelle meno, ci sono quelle del centro storico che non possono avere strutture impattanti, e ci sono anche le zone periferiche, più difficili da raggiungere. Tre sono i sistemi, al momento, utilizzati per la raccolta dei rifiuti: le isole ecologiche tecnologiche, i contenitori stradali classici, e il porta a porta, destinato a scomparire. L’assessore parla di «poca prospettiva» di questa metodologia di raccolta che sarà sostituita in diversi modi. Il primo, che costituisce anche la novità più rilevante, è la realizzazione di piccoli punti di raccolta nei quartieri. 

Non aree lasciate libere, ma presidiate da operatori dove i cittadini potranno conferire anche altri rifiuti, oltre quelli ordinari, come i Raee, le apparecchiature elettriche ed elettroniche, o altri come ad esempio cartucce esaurite per stampante, o altri oggetti che altrimenti dovrebbero essere conferiti direttamente in discarica. I quartieri dove istituire questi punti di conferimento sono diversi, e già in lista al momento ci sono Lido Tre Archi, Campiglione e altre zone. Un’altra strada è quella di implementare le isole tecnologiche già presenti in città, e qui i quartieri coinvolti dovrebbero essere Caldarette Ete e viale Trento. Si pensa anche di aumentare i contenitori stradali, e questa è la terza strada percorribile. In questo caso, però, non si tratterà di quelli classici, ma di nuovi che si potranno aprire con tessera.

«Saranno sostituiti anche quelli classici già presenti – la spiegazione di Ciarrocchi – in maniera graduale, con tessera e magari anche con la pesatura». Quello della pesatura è un elemento importante, perché potrà, nell’immediato, portare a situazioni di premialità, come già avvenuto negli anni scorsi. La prospettiva però è un’altra, quella di riuscire ad arrivare alla tariffa puntuale: si paga per quanto si conferisce. Ma in questo caso si dovranno avere tutti i sistemi pienamente a regime. 


Chi vive in zone particolarmente difficili o in caso di impossibilità a muoversi, «è prevista l’attivazione del ritiro domiciliare dei rifiuti, come accadeva durante l’emergenza Covid». Un sistema per il quale il Comune ha anche partecipato ad uno dei bandi Pnrr per l’ambiente. Ancora nessuna risposta né decisioni, ma l’eventuale finanziamento non coprirà tutta la spesa. Infatti i fondi del piano di ripresa e resilienza non coprono l’acquisto dei mezzi necessari all’implementazione del sistema di raccolta. Tali mezzi, infatti, saranno acquistati con fondi comunali. «Nell’attesa – puntualizza Ciarrocchi – partiremo a settembre, dalla costa, perché crediamo in questo piano». 

 

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Corriere Adriatico