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FERMO -Non potrà essere, ancora, la solita “Baraonda” che anima il Carnevale di Fermo e Porto San Giorgio, ma le due città hanno voluto esserci lo stesso. Insieme, come da alcuni anni, per organizzare un cartellone che si chiama, appunto, “Baraonda”, e si svolgerà nei due rispettivi teatri.
Cinque gli eventi suddivisi tra Fermo e Porto San Giorgio, al quale si aggiunge il sesto, il lancio del programma, avvenuto senza spettacolo, in segno di rispetto per la morte del giovane Giuseppe.
Per Porto San Giorgio la maschera de “Lu cucà” che, in dialetto vuol dire il gabbiano. Impersonata da Emanuela Capizzi, la maschera è un gabbiano “guerriero”, con elmo e spada. «Sono - spiega il direttore artistico Marco Renzi – spettacoli da vivere, senza la mediazione dello streaming». Durante le chiusure del 2021, infatti, ci fu uno spettacolo al teatro dell’Aquila, solo online, per le normative vigenti. Si comincia alle 17 di oggi, al comunale di Porto San Giorgio: bimbi e famiglie, assisteranno alla storia de “I tre porcellini”, della Fondazione Aida di Verona. Giovedì grasso, 24 febbraio, alle 17 al teatro dell’Aquila “Il teatrino di Mangiafuoco, ovvero le avventure di Pinocchio” del “Teatro La Mansarda” di Caserta. Invece dei gruppi, il 27 febbraio, in piazza del Popolo a Fermo, alle 16, ci sarà “Il gran teatro di Mengone Torcicolli”: tra marionette e attori si racconterà la storia della maschera fermana, prima della musica live.
Ancora musica, lunedì 28, al teatro dell’Aquila: alle 18 protagonista la “Lightdance” di Lux Arcana di Firenze, che propone danza aerea e giocolerie di luci. Gran finale il 1° marzo, alle 17, nel teatro di Porto San Giorgio, con “All’incirco Varietà”, spettacolo di circo teatro, a cura di Lannutti & Corbo. info e prenotazioni: per Fermo 0734 284295, per Porto San Giorgio 335 5268147.
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Corriere Adriatico