Il caldo record non molla la presa e accende l'allarme incendi: fiamme lungo la Valdete

Il caldo record non molla la presa e accende l'allarme incendi: fiamme lungo la Valdete
FERMO - Caldo record, ma le previsioni parlano di un ulteriore aumento delle temperature. Fra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima si sfioreranno anche i 40...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

FERMO - Caldo record, ma le previsioni parlano di un ulteriore aumento delle temperature. Fra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima si sfioreranno anche i 40 gradi. Un record, anche perché siamo già nella seconda parte della bella stagione, quando a volte i temporali spezzano l’afa.

 

Le conseguenze

Fra i problemi maggiori che allertano le Protezioni civili dei Comuni interessati, anche quelli relativi agli incendi. L’ultima emergenza risale al primissimo pomeriggio di ieri, intorno alle 13,30, quando è divampato l’ennesimo incendio nel Fermano, questa volta a Ete Caldarette, dietro all’ex Ceramica Lauretana, lungo la Valdete che ricade sotto il Comune di Fermo. Le fiamme hanno presto divorato sterpaglie e vegetazione. Sul posto sia i vigili del fuoco di Fermo che i colleghi di Ascoli e Macerata, arrivati per cercare di circoscrivere le fiamme in meno tempo.

Le segnalazioni

Il fuoco è stato spento in maniera definitiva nel tardo pomeriggio, quando l’area interessata è stata messa in sicurezza. Come in sicurezza stanno lavorando i Comuni che debbono affrontare, oltre al problema degli incendi, quello della siccità. Fra i primi a muoversi la sindaca di Monte Urano, Moira Canigola, la quale ha firmato l’ordinanza che vieta, fino al prossimo 30 settembre, e su tutto il territorio comunale, l’utilizzo dell’acqua potabile per scopi diversi da quelli igienico-domestici. «A causa del rischio di una possibile crisi idrica – spiega Canigola –, si invitano i cittadini a utilizzare l’acqua in modo razionale e parsimonioso, evitando sprechi».

La società

«Tennacola Spa, che gestisce il servizio idrico integrato anche per conto del Comune di Monte Urano, – prosegue – ha comunicato lo stato di pre-allerta sulla possibile insorgenza, a breve termine, di una crisi idrica, stante la situazione meteo siccitosa e la perdurante mancanza di precipitazioni significative». I controlli relativi al rispetto dell’ordinanza saranno effettuati dalla polizia locale. Le violazioni verranno punite con una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro. 

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico