Fermo, blitz nel bunker dello spaccio: rottweiler e coltelli puntati contro gli agenti

Fermo, blitz nel bunker dello spaccio: rottweiler e coltelli puntati contro gli agenti
FERMO - Sgomberi a Lido Tre Archi, clandestini accompagnati in questura, insieme ai loro cani molossi. Spacciatori, pesci piccoli. La ricerca dei grossi è appena...

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FERMO - Sgomberi a Lido Tre Archi, clandestini accompagnati in questura, insieme ai loro cani molossi. Spacciatori, pesci piccoli. La ricerca dei grossi è appena cominciata. Si tratta d’individuare gli insospettabili. Operazione non facile. Il blitz della polizia ieri mattina ha visto uno spiegamento di uomini e mezzi. Agenti in divisa e in borghese, squadra volante e anticrimine di Pescara si sono fatti vedere e sentire nelle piazze dello spaccio con blitz mirati, anticipati dai controlli della Guardia di Finanza con i cani antidroga del giorno prima.


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Martedì nel primo pomeriggio oltre ai finanzieri era intervenuta la polizia municipale per verifiche negli appartamenti che risultavano occupati abusivamente. Pedinamenti, appostamenti, testimonianze raccolte. Le divise si affidano ai residenti che parlano e aiutano a fare chiarezza. E sono scattati gli sgomberi di prima mattina ieri, dopo i sopralluoghi di martedì. Il risultato è che sono stati accompagnati in questura i clandestini. Due marocchini che occupavano un appartamento al terzo piano in via Tobagi. Il blitz è stato fulmineo, malgrado i due abbiano sguinzagliato due rottweiler e puntato un coltello contro gli agenti.
 

Agenti in borghese sono entrati sfondando la porta, andavano a colpo sicuro. Hanno portato via con gli uomini di colore anche i loro tre cani Rottweiler. Altri raid in via Mattarella al primo piano di un palazzo, in un altro appartamento occupato da irregolari, e in via Moro. Lì, nella via dei bar, sono stati passati i locali uno ad uno, perquisiti clienti e titolari, alcuni sono stati fatti spogliare. Sono state operazioni ad alto impatto visivo avviate dalle fiamme gialle con le unità cinofile e con il contributo della polizia municipale. Gli agenti della Questura sono entrati con le pistole in mano. I vicini chiusi nelle loro case li hanno visti e sentiti: «chiudi il cane bagno altrimenti gli sparo!» ha gridato un poliziotto in borghese a un marocchino nel palazzo di via Tobagi. Lì dove c’era stato uno sgombero solo un anno prima, il 16 ottobre 2018. Nell’appartamento al terzo piano, dove furono trovati sei marocchini irregolari. A quanto pare, sempre gli stessi appartamenti vengono continuamente presi di mira dai senza fissa dimora. Il business delle occupazioni va di pari passo con il business della droga. A preoccupare oggi è la diffusione dello spaccio tra insospettabili, fa trapelare la questura. Si è venuta a creare una rete, c’è un sodalizio tra irregolari e residenti che ci hanno preso gusto ai soldi facili con la droga. Preoccupa una situazione che sta sfuggendo di mano. E risulta un collegamento tra l’hotel House di Porto Recanati e Lido Tre Archi. Quando aumenta la pressione delle forze dell’ordine nel maceratese, s’intensifica il giro di spaccio nel fermano, e viceversa. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico