Fermo, blitz con l'autoscala nella casa dello spaccio: trovate droga e una pistola

Fermo, blitz con l'autoscala nella casa dello spaccio: trovate droga e una pistola
FERMO - Un blitz al giorno, un martellamento continuo di carabinieri, polizia e Finanza a Lido Tre Archi a caccia di droga. Ieri è successo in via Bachelet al quarto piano...

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FERMO - Un blitz al giorno, un martellamento continuo di carabinieri, polizia e Finanza a Lido Tre Archi a caccia di droga. Ieri è successo in via Bachelet al quarto piano di un palazzone nel mirino da settimane. Erano monitorati due appartamenti e in uno di questi c’è stata l’irruzione dei militari che per introdursi hanno chiamato i Vigili del Fuoco.

All’interno si trovavano alcuni pregiudicati: R. B. marocchino di 29 anni, C. M. di Montegiorgio nel 49 anni, residente a Fermo, M. M. di Sant’Elpidio a Mare 54 anni. Dopo due ore una donna e un giovane sono stati accompagnati in caserma. Sequestrati una pistola a salve un e imprecisato quantitativo di droga leggera.
  
I pompieri con l’autoscala sono saliti fino a 12 metri d’altezza per raggiungere l’’appartamento e con le piccozze hanno infranto la vetrata per entrare. Da qualche settimana è in atto una guerriglia tra bande rivali che si contendono il business della droga tra Lido e Porto Sant’Elpidio. Fiumi di soldi finiscono nelle casse di bande che hanno il controllo delle piazze.

La droga è il vero motore che fa girare l’economia illegale sulla costa e per questo è diventata terreno di scontro e di faide. Negli ultimi tre mesi sono stati sequestrati ingenti quantitativi di cocaina. Il business della polvere bianca garantisce un giro d’affari milionario ma le forze dell’ordine hanno dichiarato guerra aperta agli spacciatori e quotidianamente battono a tappeto l’area considerata la centrale di smercio appetibile a bande di albanesi, italiani, tunisini, marocchini, pakistani. Tutti in competizione tra loro. Gli spacciatori sono informatori, segnalano i movimenti degli avversari e i blitz di carabinieri e polizia vanno raramente a vuoto. La rete dello spaccio però cambia continuamente strategia, i giri si spostano di casa in casa, di garage in garage. La coca è regina e in ordine di richiesta seguono l’eroina e le droghe leggere hashish e marijuana. Si spaccia nei giardinetti, sul lungomare, nei covi videosorvegliati e con i pitbull di guardia. Ma il fiato sul collo delle forze dell’ordine comincia a dare buoni frutti. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico