FERMO - Raid alla Baia dei Gabbiani. Stavolta si sono spinti fino a San Tommaso al confine con Casabianca per trovare un riparo per la notte i senza tetto. Hanno messo tutto...
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C’era la pattuglia della stazione di Porto Sant’Elpidio e il furgone della Stazione Mobile di Fermo. Un mezzo che in questi giorni gira 24 ore al giorno in lungo e in largo lungo la costa, in particolare dove ci sono persone agli arresti domiciliari da controllare quotidianamente. Chi ha agito alla Baia dei Gabbiani cercava, oltre che un rifugio per la notte, anche qualcosa da rubare perché negli uffici della direzione è stato trovato un gran casino, fogli sparpagliati a terra, cassetti aperti. Sono stati danneggiate le porte e le finestre dei bungalow naturalmente.
«Purtroppo siamo chiusi, finché non ci danno l’autorizzazione a ripartire» dice il gestore del camping mentre tenta di chiudere il cancello. Il gestore dice di non avere l’assicurazione e pertanto è poco interessato alla conta dei danni perché comunque dovrà pagare lui. Impossibile risalire a chi è stato a combinare quel casino e non si può sapere nemmeno da quanti giorni i bungalow erano occupati.
Poco distante da lì, a Casabianca, un imprenditore è stato derubato del borsone da lavoro. Gianni Vita di Monte Vidon Corrado fabbrica oggetti in ferro, in rame e in altri metalli e stava lavorando quando è sparita da sotto agli occhi il borsone con dentro attrezzi da lavoro e i documenti dell’impresa che erano contenuti in una cartellina. Fortunatamente quella cartellina, con tutti i certificati dei dipendenti dell’azienda, è stata recuperata ieri pomeriggio e riconsegnata al proprietario. Il ladro deve averla abbandonata dopo il furto. Si è allentata intanto anche la morsa del confinamento e ieri si sono ricominciati a vedere i runner e qualcuno con le buste della spesa in giro senza mascherina. Continuano i controlli a tappeto delle forze dell’ordine, i militari dell’Arma non ci vanno con la mano pesante, il monitoraggio si concentra più su fenomeni che hanno a che fare con la sicurezza che sul runner che fa la corsetta in solitaria a pochi giorni tra l’altro dalla fine del coprifuoco. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico