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FERMO - Dopo lo scioglimento Confindustria Centro Adriatico comincia a pianificare la separazione. Fermo e Ascoli Piceno il loro futuro da single. Se la separazione di attività e passività verrà affrontata da un collegio di liquidatori, la divisione delle imprese, quante passeranno a Fermo e quante ad Ascoli, verrà quasi sicuramente lasciata alla volontà delle aziende stesse.
Per cui sarà possibile per un’azienda con sede nella provincia di Ascoli iscriversi a Fermo e viceversa, rispolverando ciò che è avvenuto in passato, quando alcune imprese di Fermo rimasero iscritte ad Ascoli e non passarono alla neonata Confindustria Fermo.
Al di là dei proclami, il futuro delle due territoriali partirà proprio dal numero delle imprese che riusciranno ad associare e quindi anche a quante riusciranno ad attingere dal territorio dell’ex socio. E magari anche grandi imprese che rivestono una importanza capitale sia come prestigio e sia in termini economici. E poi, vuoi mettere la soddisfazione? Secondo lo statuto dell’associazione, il collegio composto da 5 liquidatori deve essere nominato dall’assemblea generale di Centro Adriatico ma in questo caso è possibile che siano direttamente i probiviri nazionali a decidere i nomi dei liquidatori. Una posta importante del bilancio finale dell’associazione è quella dei crediti verso gli associati.
Secondo quanto è emerso nel corso dell’ultima assemblea straordinaria, sarebbero circa 200 (ossia un terzo del numero complessivo delle aziende associate) le imprese non in regola con i contributi.
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Corriere Adriatico