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FERMO - Mare-Monti, ma anche Mezzina, Lungotenna e, naturalmente, autostrada. Sono tante le questioni infrastrutturali che riguardano ormai da decenni il Fermano. Un tema toccato anche sabato mattina ad Amandola, in occasione dell’inaugurazione della nuova sede del Soccorso Alpino e della Croce Azzurra dei Sibillini, di cui abbiamo riferito nell’edizione di ieri, a cui hanno partecipato l’onorevole della Lega Mauro Lucentini e l’ex coordinatore nazionale della protezione civile, Guido Bertolaso.
L’impegno
Era presente all’incontro il consigliere regionale Marco Marinangeli, che ha promesso il massimo impegno da parte del governo delle Marche per potenziare i collegamenti, soprattutto verso l’interno, proprio quando è stata sottolineata questa carenza, grave anche nel versante dei soccorsi. «Quando parliamo di infrastrutture – premette Marinangeli – non intendiamo solo le strade, ma anche il digitale, per crescere sotto l’aspetto economico, imprenditoriale e turistico abbiamo bisogno di investimenti importanti per dare una svolta alla Regione e riuscire in un riequilibrio tra costa ed interno». Concentrandosi sulle infrastrutture viarie, sono 4 i grandi temi per la quinta provincia marchigiana. Si chiamano appunto Lungotenna, Mare-Monti (o Monti-Mare visto che i lavori dovrebbero iniziare nella parte ovest del tracciato), prolungamento della Mezzina e terza corsia dell’A14. «La Lungotenna – rimarca Marinangeli – è un’arteria su cui vogliamo investire con convinzione. Abbiamo sbloccato la rotatoria di San Marco alle Paludi, c’erano 4 milioni di euro lasciati dalla precedente amministrazione, abbiamo stanziato insieme al collega Putzu, in II commissione, 2,5 milioni per la bretella che dal casello A14 di Porto Sant’Elpidio si collegherà con l’altro versante del fiume».
L’occasione
Sull’autostrada, Marinangeli vede un’occasione propizia e non disdegna il tema arretramento. «Il presidente Francesco Acquaroli sta portando avanti un dialogo serrato con Società Autostrade, che ha mostrato disponibilità a investire per la terza corsia fino a Pedaso, ma anche a un progetto di fattibilità per l’arretramento.
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Corriere Adriatico