Riempiono i carrelli con i buoni spesa Covid falsificati: due donne incastrate dalle telecamere

Montegranaro, riempiono i carrelli con i buoni spesa Covid falsificati: due donne incastrate dalle telecamere
MONTEGRANARO - Facevano spesa con buoni spesa falsificati, utili ad acquistare generi alimentari per poco meno di 200 euro. E’ per questo che due donne di Montegranaro di 50...

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MONTEGRANARO - Facevano spesa con buoni spesa falsificati, utili ad acquistare generi alimentari per poco meno di 200 euro. E’ per questo che due donne di Montegranaro di 50 anni sono state denunciate alla Procura della repubblica di Fermo, al termine di un’indagine condotta dai carabinieri della locale stazione. C’è anche questo aspetto, una novità, quanto meno nel Fermano, tra i reati connessi all’emergenza Covid-19


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Tutto è partito dalla denuncia del titolare di un supermercato del paese, che ha scoperto di aver ricevuto buoni fasulli, complessivamente ben 23, tra le persone che avevano effettuato approvvigionamento nella sua attività. Dopo la segnalazione del commerciante, i militari hanno avviato le ricerche.
 
Si trattava dei tagliandi di solidarietà alimentare rilasciati dal Comune, per fronteggiare l’emergenza Covid 19 e consentire alle famiglie in maggiore difficoltà economica di acquistare il necessario per andare avanti in queste difficili settimane senza redditi o altre forme di sostegno economico. Le due donne avevano comperato cibo per un totale di 190 euro. Le indagini non sono state semplici: i buoni contestati erano pressoché identici agli originali e riportavano matricole assegnate ad altre persone da parte dell’ente, estranee agli illeciti, perché avevano regolarmente utilizzato i buoni autentici. E’ servito così spulciare tra i filmati di videosorveglianza interna del supermercato per risalire a chi aveva materialmente consegnato al personale in cassa quei biglietti falsificati. Dopo aver visionato le immagini, gli uomini dell’Arma montegranarese sono riusciti ad identificare le due donne, entrambe residenti nel territorio comunale. 
Le accuse
Dovranno ora rispondere di truffa, spendita e introduzione nello Stato, senza concerto di monete falsificate, parificazione delle carte di pubblico credito alla moneta. Rimane da capire se la truffa si sia limitata all’importo, tutto sommato modesto, scoperto dai carabinieri, o siano stati acquistati beni anche con ulteriori buoni fasulli di cui ad oggi non è stata scoperta l’esistenza. Ora l’attenzione delle forze dell’ordine, in vista del weekend, si sposta sui controlli per evitare movida e comportamenti a rischio che potrebbero far risalire la curva dei contagi. Oltre alle raccomandazioni espresse nell’informativa alle Camere di ieri dal premier Giuseppe Conte, a tutti i questori d’Italia è arrivata anche una circolare dal capo della polizia Franco Gabrielli. Nella nota si richiama al «massimo impegno, in una fase di riassetto della vita sociale, al controllo del territorio per prevenire e contrastare ogni tentativo di ripresa dell’operatività delle organizzazioni criminali, nonché della criminalità diffusa». 
La raccomandazione

In particolare, si invitano tutti i questori ad assicurare «il rispetto del divieto di assembramenti e di aggregazioni di persone e l’osservanza delle misure del distanziamento sociale». Locali e frequentatori, quindi, sono chiamati alla massima cautela, per evitare di incorrere in pesanti sanzioni. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico