Test sierologici Covid in farmacia: il 3% sono positivi. Parte la distribuzione dei saturimetri

Test sierologici Covid in farmacia: il 3% sono positivi. Parte la distribuzione dei saturimetri
FERMO - Farmacie, non solo medicine ma anche servizi sempre più estesi per la collettività, dalla prenotazione di esami in stile Cup ai test sierologici. Nel...

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FERMO - Farmacie, non solo medicine ma anche servizi sempre più estesi per la collettività, dalla prenotazione di esami in stile Cup ai test sierologici. Nel Fermano, sono una ventina quelle coinvolte per i test sierologici. Hanno effettuato circa 350 test con una incidenza di positivi riscontrati molto vicina al 3%.

Inoltre da mercoledì scorso, presso 5 farmacie, è iniziata la distribuzione dei saturimetri che per 10 giorni rileveranno i dati necessari per una elaborazione statistica, oltre all’iniziativa del Comune, criticata dai professionisti.

 

Per quanto riguarda i farmaci, nessun ansiolitico e antidepressivo figura tra quelli più venduti nei primi dieci mesi del 2020.

I più venduti

Segno che il Fermano regge ancora bene allo stress da Covid-19. Apparato cardio-circolatorio, minacciato dalle conseguenze delle malattie metaboliche, insieme e acidità di stomaco sono, viceversa, le patologie più frequenti. È il quadro che emerge dai dati Iqvia, leader mondiale nell’elaborazione e analisi dei numeri in ambito healthcare, relativi al periodo-gennaio ottobre 2020. Prendendo in esame i dati della sola provincia di Fermo, e circoscrivendo i medicinali per i quali il sistema sanitario nazionale dà il proprio contributo, il podio dei più venduti è composto da cardio-aspirina, poi un farmaco per la pressione e al terzo posto un antibiotico intestinale. Questo se prendiamo come riferimento il numero delle confezioni vendute. Se invece guardiamo il valore abbiamo al primo posto un medicinale per l’osteoporosi (il cui costo unitario è molto elevato), poi un medicinale per il cuore e ancora un antibiotico per l’apparato digerente.

Le classifiche

Le classifiche ricalcano quelle regionali con una differenza: mentre nelle Marche un medicinale per l’asma è al secondo posto nella graduatoria per valore, a Fermo questo farmaco è posizionato più basso e fuori dai primi tre, segno probabilmente della maggiore scrupolosità dei medici di base che lo prescrivono con più parsimonia rispetto alle altre province marchigiane. Su questa linea anche i dati delle vendite dei farmaci a completo carico del cliente. «Le richieste degli avventori per medicinali contro l’acidità di stomaco e per intervenire sulle conseguenze delle malattie metaboliche come il diabete sono piuttosto frequenti» conferma Marco Meconi, vice presidente di Federfarma Marche e portavoce regionale delle farmacie rurali dell’intera regione. Farmacie che nella provincia di Fermo hanno perso l’8,5% di fatturato tra gennaio e ottobre 2020 rispetto all’analogo periodo del 2019.

La diminuzione

Una contrazione che, seppur leggermente superiore, è in linea col dato regionale. «Un calo molto significativo visto che i ricavi sono piuttosto stabili e registrano oscillazioni minime ogni anno. La riduzione di fatturato è causata dalla minore mobilità e dal ridotto afflusso di turisti» spiega lo stesso Meconi che evidenzia l’aumento dei costi dell’attività dovuto a sanificazione, adeguamento strutture e maggiore rotazione del personale. I maggiori introiti per gel disinfettante e mascherine non incidono in maniera determinante sul dato complessivo.

 

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Corriere Adriatico