Sono 324 i licenziamenti scattati nel 2017 nei confronti di dipendenti pubblici. A fare il bilancio è il ministero della P.A. Derivano da assenze quasi la metà (154,...
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La falsa attestazione delle presenze in servizio tramite l'alterazione dei sistemi di rilevazione o altre modalità fraudolente c'era già prima, ma a metà del 2016 è diventato operativo un procedimento speciale per chi viene colto sul fatto. Secondo le nuove regole se c'è la flagranza si applica l'iter accelerato che prevede l'allontanamento entro 48 ore e il licenziamento entro 30 giorni. Quindi nei 55 licenziamenti di 'furbetti' rientrerebbero anche quelli relativi ai dipendenti presi con le 'mani nel sacco'.
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Guardando agli altri licenziamenti, sempre nel 2017, 99 derivano da assenze ingiustificate o non comunicate entro i termini, 80 da reati (come quelli contro la P.A, dalla corruzione al peculato), 72 da 'cattiva condottà (negligenza o inosservanza delle delle disposizioni di servizio) e 18 da casi di 'doppio lavoro'. Il ministero riporta anche i provvedimenti disciplinari di sospensione, «in quanto sanzioni gravi». Nel 2017 sono state 1.167, in calo del 34,5%. Sempre stando ai casi raccolti dal dipartimento della funzione pubblica, che si base sulle comunicazioni ricevute (obbligatorie solo da metà anno).
Il conto finale quindi potrebbe essere anche più alto.
Corriere Adriatico