Melegatti, riapre domani lo stabilimento con 35 operai, in arrivo assunzioni

Melegatti, riapre domani lo stabilimento con 35 operai, in arrivo assunzioni
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VERONA - Sono terminate oggi, lunedì 19, le operazioni di cessione della Melegatti da parte della curatela del Tribunale di Verona. Il pandoro veronese, con 124 anni di storia, è di proprietà della famiglia di Roberto Spezzapria, l'imprenditore veneto che con il figlio Giacomo ha rivitalizzato lo storico marchio dolciario italiano che rischiava di scomparire definitivamente. Nel frattempo la società «Sominor srl» si è trasformata in «Melegatti 1894 Spa» e sono stati formalizzati gli incarichi all'interno del consiglio di amministrazione. Giacomo Spezzapria è il presidente della Melegatti e Denis Moro è l'amministratore delegato. 13,5 milioni di euro il costo d'acquisto della società veronese.


La Melegatti d'ora in poi fa parte di un gruppo alimentare assieme a tre società di packaging, la vicentina «Eriplast», la trentina «Fucine Film» e la modenese «Albertazzi G.». L'integrazione verticale della filiera alimentare consentirà economie di scala e ampliamento di competenze. La Melegatti domani, martedì 20, riapre lo stabilimento e riparte con 35 dipendenti a tempo indeterminato, per lo più ex lavoratori dello storico brand, frutto del recente accordo sindacale, ai quali seguiranno nei prossimi mesi ulteriori assunzioni. «Terminate le procedure di acquisto da oggi saremo ancor più concentrati sul ritorno del tradizionale pandoro e panettone Melegatti sulle tavole degli italiani. Abbiamo puntato molto sullo sviluppo del territorio e sulla valorizzazione delle sue competenze. Ora la nostra presenza a Natale sarà importante perché dimostra la concreta volontà di ripartire con la tradizione, la qualità e il prestigio di un marchio dolciario unico in Italia e nel mondo» dichiara Giacomo Spezzapria, presidente della Melegatti.
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Corriere Adriatico