«Riprendiamoci l'Iva pagata sulle bollette": avviata la petizione

"Riprendiamoci l'Iva pagata sulle bollette": la petizione
ROMA - Più di trentaduemila firme raccolte, meno di tremila per raggiungere l'obiettivo. E' questo il bilancio della petizione "Energia elettrica e gas:...

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ROMA - Più di trentaduemila firme raccolte, meno di tremila per raggiungere l'obiettivo. E' questo il bilancio della petizione "Energia elettrica e gas: riprendiamoci l'Iva pagara sulle tasse in bolletta" lanciata da Giuliano Scavetta su Change.org il 14 maggio scorso per promuovere una class action contro le società addette alla fornitura di gas e luce e recuperare così la 'tassa sulle tasse' addebitata in bolletta ma - almeno secondo una sentenza della Cassazione e un decreto ingiuntivo di un Giudice di Pace che ha stabilito il risarcimento per un contribuente - non sempre dovuta.


"La Corte di Cassazione a Sezioni Unite (la sentenza n°3671/97), stabilì - si legge nel testo della petizione - che 'salvo deroga esplicita, un'imposta non costituisce mai base imponibile per un'altra'. Partendo da queste riflessioni e dallo studio del caso, un Giudice di Pace ha emanato così il suo decreto ingiuntivo contro l'Enel. La nota azienda fornitrice dell'energia elettrica - scrive ancora Scavetta - sarà pertanto costretta a rimborsare un cittadino che aveva fatto ricorso della somma di 103.78 euro, aggiungendo però anche gli interessi e le spese legali. Si tratta di otto bollette relative alla fornitura di gas e di dodici bollette per la fornitura dell’elettricità. Andando ancora più a fondo della questione, bisogna precisare - sottolinea la petizione - che l'imposta dell'IVA non può essere applicata su tutte le voci che compaiono in bolletta (quindi sull'importo totale), ma solo sui servizi di vendita e sui servizi di rete".

"Tutti noi - conclude quindi l'autore - possiamo recuperare quanto ingiustamente addebitatoci nel corso degli anni, richiedendo la restituzione delle somme uniti in class action. Il precedente di uno serva da incoraggiamento per l'azione di tanti "uniti". Basta proteggere i soliti noti a danno e sulla pelle dei nostri sacrifici. Facciamo in modo che la legge venga rispettata da tutti". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico