Il mese di giugno obbliga a mettere mani al portafogli: sono varie, infatti, le scadenze fiscali da rispettare. Manca meno di una settimana alla scadenza prevista...
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In vista di questa scadenza, è utile ricordare che i comuni hanno 5 anni per effettuare controlli. Secondo quanto disposto dalla legge 296/2006 ('Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato', pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 299 del 27 dicembre 2006 - Supplemento ordinario n. 244), al comma 161, si ricorda che "gli enti locali, relativamente ai tributi di propria competenza, procedono alla rettifica delle dichiarazioni incomplete o infedeli o dei parziali o ritardati versamenti, nonché all'accertamento d'ufficio delle omesse dichiarazioni o degli omessi versamenti, notificando al contribuente, anche a mezzo posta con raccomandata con avviso di ricevimento, un apposito avviso motivato".
E questi "avvisi di accertamento in rettifica e d'ufficio devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuto essere effettuati. Entro gli stessi termini devono essere contestate o irrogate le sanzioni amministrative tributarie, a norma degli articoli 16 e 17 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472, e successive modificazioni". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico