Erasmus in Italia, borse di studio da 10mila euro per 10mila studenti: a chi spetta e come funziona

Erasmus in Italia, borse di studio da 10mila euro per 10mila studenti: a chi spetta e come funziona
Borse di studio per circa 10mila studenti per partecipare al progetto dell' Erasmus in Italia: secondo quanto si legge nella relazione tecnica alla manovra,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Borse di studio per circa 10mila studenti per partecipare al progetto dell' Erasmus in Italia: secondo quanto si legge nella relazione tecnica alla manovra, infatti, i fondi (3 milioni nel 2024 e 7 milioni nel 2025) serviranno a erogare borse di studio da «circa 1000 euro».

 

A chi spetta

Tremila studenti il prossimo anno e 7mila in quello successivo potranno quindi ottenere un aiuto per la mobilità tra università italiane. Il contributo, si conferma nel testo finale della manovra, sarà esentasse. 

 

Gli atenei

La titolare del Mur, Anna Maria Bernini, ha spiegato che «il Regolamento delle classi di laurea permetterà agli studenti di costruire un percorso formativo sempre più personalizzato, che prevede il riconoscimento dei crediti formativi di esami sostenuti in altri atenei italiani, rispetto a quello di frequenza, sulla base di convenzioni tra le università e del modello del programma di Erasmus internazionale» e «per essere operativo questo programma non ha bisogno di alcun ulteriore intervento normativo: saranno gli atenei a dover adeguare, entro il 30 novembre 2023, i propri regolamenti didattici».
Bernini ha rilevato che «l'obiettivo è valorizzare il più possibile l'autonomia degli atenei ma soprattutto degli studenti. Ciascuno deve potersi cucire addosso un percorso di studi che risponda ai suoi interessi, associando più opzioni formative proposte nell'ateneo di iscrizione oppure disponibili in un altro ateneo italiano».

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico