Zio orco mette incinta la nipote 16enne e la uccide, e con lei il bambino che portava in grembo: la famiglia chiede la condanna a morte

Dopo il verdetto di colpevolezza lo zio 36enne rischia l'iniezione letale ma potrebbe decidere per la sedia elettrica

Zio orco mette incinta la nipote 16enne e la uccide, e con lei il bambino che portava in grembo: la famiglia chiede la condanna a morte
Un uomo di 38 anni, Jonathan Quiles, ha messo incinta la sua nipote di 16 anni, e poi l'ha uccisa. Il corpo di Iyana, scomparsa nel 2018 a Jacksonville (Florida),...

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Un uomo di 38 anni, Jonathan Quiles, ha messo incinta la sua nipote di 16 anni, e poi l'ha uccisa. Il corpo di Iyana, scomparsa nel 2018 a Jacksonville (Florida), è ancora oggi introvabile.

 

All'accusa di violenza sessuale e di omicidio di primo grado, quindi, si è aggiunta l'accusa di aver ucciso il bambino che la ragazzina portava in grembo. Un crimine orrendo, disumano, che costerà caro a Quiles: l'assassino, infatti, è stato condannato dopo 5 anni di indagini da parte delle autorità della Florida.

Come riporta l'Independent, la difesa di Quiles, inizialmente, aveva tentato di suggerire alla giuria il fatto che la ragazzina fosse ancora viva: la testimonianza del fratello di Quiles, però, ha demolito del tutto la linea di difesa e un castello di bugie durato 5 anni.

 

La morte della nipote 16enne

La scomparsa di Iyana, stando alle ricostruzioni, è avvenuta nel dicembre 2018: il suo ultimo avvistamento, infatti, risalvia al 19 dicembre.

Quel giorno, infatti, Iyana aveva deciso di sfruttare la pausa pranzo a scuola per raggiungere Quiles nel suo luogo di lavoro, una discarica nelle vicinanze.

Stando alle ricostruzioni, l'omicidio sarebbe avvenuto proprio lì: Quiles avrebbe ucciso la ragazza, per poi nasconderla in un bidone dell'immondizia.

 

 

Il processo

I legali di Quiles, durante il processo, avevano tentato più volte di suggerire che Iyana fosse ancora viva, e che si trattasse di un semplice caso di persona scomparsa. Sfruttando questa linea di difesa, inoltre, i legali avevano tentato di impedire all'accusa di utilizzare il termine “vittima” per descrivere la ragazza, proprio sulla base di questa ipotesi.

Dopo sei giorni, però, è arrivata la testimonianza del fratello di Quiles, Joseph, che ha demolito completamente la linea della difesa. 

Joseph Quiles, infatti, ha dichiarato alla corte che suo fratello gli aveva confessato di aver ucciso Iyvana, per poi occultarne il cadavere. Questa la sua dichiarazione: «Mi ha detto di aver tentato di strangolarla, per poi spararle. Aveva paura che il fatto di aver messo incinta sua nipote lo avrebbe allontanato dal resto della famiglia».

A questa testimonianza si è aggiunta quella di altri parenti di Quiles, che hanno rivelato di aver subito numerose molestie sessuali da parte sua.

Quiles, dopo il verdetto di colpevolezza, attualmente rischia la condanna a morte da parte dello Stato, come chiede la famiglia.

La famiglia della vittima si è detta soddisfatta del verdetto di colpevolezza, tramite l'avvocato John Philips: «Oggi si conclude un incubo durato 5 anni. Ringraziamo la giuria e le forze dell'ordine, così come gli amici che si sono manifestati nel momento del bisogno. Joseph Quiles è stato condannato, adesso spetta alla giustizia decidere la sua sorte. Era un predatore e la giuria l'ha notato facilmente. Siamo grati. Un grazie dalla famiglia di Iyvana Sawyer».

 

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Corriere Adriatico