Tifoso insulta con «terrone di m...» il giornalista dopo Milan-Napoli: Daspo di 5 anni al 45enne di Terni

Il 45enne di Terni aveva insultato il cronista fuori lo stadio di San Siro

Insultò con «terrone di m...» un giornalista dopo Milan-Napoli: Daspo di 5 anni al tifoso di Terni
MILANO - Si era avvicinato a un giornalista dell'emittente Calcio Napoli 24, proprio fuori lo stadio di San Siro dopo Milan-Napoli, rivolgendogli un...

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MILANO - Si era avvicinato a un giornalista dell'emittente Calcio Napoli 24, proprio fuori lo stadio di San Siro dopo Milan-Napoli, rivolgendogli un maleducato «terrone di m...». Adesso quel "tifoso" dovrà stare alla larga dagli stadi per 5 anni: il questore di Milano, Giuseppe Petronzi, ha infatti emesso un Daspo sportivo della durata di cinque anni nei confronti del 45enne ternano che lo scorso 18 settembre, al termine della partita di calcio tra Milan e Napoli, fuori dallo stadio Meazza ha insultato il giornalista. L'uomo colpito dal provvedimento, avvicinato dal cronista per alcune domande sull'incontro appena terminato, aveva reagito con maleducazione e veemenza. Poi gli si è avvicinato rivolgendogli pesanti offese e manifestando l'intento di aggredirlo, tanto da dover essere trattenuto da due persone.

 

Dopo aver reagito in modo ingiustificato con maleducazione e veemenza il 45enne ha insultato l'inviato facendogli interrompere il collegamento live. A quel punto, ricostruisce la Questura, si è avvicinato con modi minacciosi offendendo il giornalista e manifestando l'intenzione di aggredirlo a tal punto da essere trattenuto da due persone. L'uomo oltre a essere stato denunciato per «violenza privata aggravata dalla discriminazione razziale, etnica o religiosa», ha anche violato la Legge 401 dell'89 che riguarda il Daspo in quanto «sia singolarmente che in gruppo» la sua condotta è risultata «evidentemente finalizzata alla partecipazione attiva a episodi di violenza, di minaccia o di intimidazione, tali da porre in pericolo la sicurezza pubblica o da creare turbative per l'ordine pubblico».

In quei momenti, infatti, nel piazzale dello stadio ancora gremito di spettatori e con le attività commerciali ambulanti ancora aperte, il comportamento del 45enne avrebbe potuto richiamare altri supporter con il rischio di generare una più ampia e grave turbativa per l'ordine e la sicurezza. Il divieto di 5 anni - conclude la Questura - impedisce l'accesso a tutti gli impianti sportivi del territorio nazionale e dell'Unione Europea ove si disputeranno tutte le manifestazioni calcistiche, anche amichevoli, ed è esteso anche agli incontri di calcio disputati all'estero dalle squadre italiane e dalla Nazionale.

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Corriere Adriatico