Maturità 2023, che strafalcioni: «Pascoli è un pittore. E Garibaldi ha scritto la Divina Commedia»

Gli strafalcioni da brividi degli studenti all’esame orale raccolti da Skuola.net

Un grande classico, degli errori: l'esame di maturità. Ogni anno ci si spinge oltre. Quella del 2023 riserva delle chicche. Pascoli? Dipingeva quadri. Al contrario...

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Un grande classico, degli errori: l'esame di maturità. Ogni anno ci si spinge oltre. Quella del 2023 riserva delle chicche. Pascoli? Dipingeva quadri. Al contrario di Dalì che, invece, viene scambiato per un letterato. E chi ha scritto la Divina Commedia? Su questo punto è davvero consigliabile tapparsi le orecchie. Si è sentito davvero di tutto, quest’anno, dai ragazzi interrogati alla maturità. A raccogliere la galleria degli orrori è stato il portale skuola.net, che ha chiesto la testimonianza direttamente ai maturandi. E c’è davvero da mettersi le mani nei capelli, chissà allora come avranno reagito i professori delle commissioni di fronte a quegli strafalcioni.

 

Maturità 2023, gli strafalcioni all'esame

Sarà stata colpa del caldo ma qualcuno si è mostrato decisamente confuso visto che ha assicurato alla commissione che Giovanni Pascoli era un pittore. E non si è trattato di un lapsus o di un momento di distrazione visto che lo studente è entrato nei dettagli collocando il poeta addirittura nel movimento avanguardista tedesco Die Brücke, Il Ponte. Non è stato l’unico, un altro maturando ha invece assegnato il dipinto di Salvador Dalì “La persistenza della memoria” all’autore letterario Marcel Proust. Difficile capire come si sia arrivati a un tale scambio di persone.

 

 

Errori "Made in Italy"

Ma non serve infatti andare a scomodare artisti stranieri, ci sono errori grossolani anche tra gli autori principali dei volumi di letteratura italiana della scuola superiore. Un esempio? L’autore della “Divina Commedia” è niente di meno che Giuseppe Garibaldi. In un colpo solo si buttano a terra due personaggi protagonisti della storia e della cultura italiana. Ma non se la prenda Dante: non va certo meglio al più recente Pirandello, visto che è stato ricordato in sede di esame per aver scritto “Uno, Nessuno e Duecentocinquantamila”. Probabilmente il candidato all’esame di Stato ha preferito essere generoso di fronte ad un premio Nobel. È rimasto invece raccolto in un preoccupante silenzio lo studente a cui è stato chiesto: «Chi è Sergio Mattarella?». Incredibile ma vero, non ha saputo rispondere. Mentre c’è stato anche chi, parlando della deportazione degli ebrei, ha spiegato che venivano rinchiusi nei «campi di concentrazione».

 

 

 

Anche i "Me contro Te"

Tra gli errori torna ancora una volta il povero Pascoli che, in questo caso, vede stravolgere completamente il senso di una delle sue poesie più celebri: “X Agosto”, scritta in ricordo del padre Ruggero ucciso il 10 agosto 1867. Ma la data della morte, scritta a numeri romani, ha decisamente portato fuori strada lo studente che, leggendola ad alta voce, ha pronunciato un inaspettato “Per agosto”. Un’altra gaffe memorabile è quella che ha stravolto il nome dello psicanalista de “La Coscienza di Zeno” di Italo Svevo: si chiama Dottor S ma viene ricordato dal maturando con un Signor S, il “cattivo” delle storie dei “Me contro Te”, la celebre coppia di youtubers evidentemente nota al maturando. Di sicuro più della letteratura.

 

 

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Corriere Adriatico