Esame di maturità con "l'aiutino" ad Ancona. Due studentesse sorprese agli scritti con lo smartphone: bocciate. Ecco dove è successo

Esame di maturità con "l'aiutino". Due studentesse sorprese agli scritti con lo smartphone: bocciate
ANCONA - La Maturità affrontata con la scorciatoia del cellulare. Un aiuto che s’è rivelato deleterio. L’uso della tecnologia, scoperta dai docenti,...

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ANCONA - La Maturità affrontata con la scorciatoia del cellulare. Un aiuto che s’è rivelato deleterio. L’uso della tecnologia, scoperta dai docenti, è costato carissimo a due studentesse dell’istituto superiore Volterra-Elia di Ancona, scuola che forma - tra gli altri - informatici, meccanici ed esperti in elettronica. Per le maturande si è paventato il peggior scenario possibile: prova annullata e bocciatura immediata. Ergo: dovranno ripetere l’anno scolastico, come del resto prevedono le linee guida ministeriali. 

 

Il testo

Erano state chiare: «Nei giorni delle prove scritte, è vietato utilizzare a scuola telefoni cellulari, smartphone e smartwatch di qualsiasi tipo, dispositivi di qualsiasi natura e tipologia in grado di consultare file, di inviare fotografie e immagini, nonché apparecchiature a luce infrarossa o ultravioletta di ogni genere». Per le violazioni è prevista «l’esclusione da tutte le prove di esame». Stando a quanto risulta all’Istituto Scolastico Regionale, i casi delle due ragazze sarebbero gli unici capitati in questa sessione di esami all’interno della regione. Una studentessa, per cercare un esito diverso dall’annullamento della prova, si è rivolta al Garante dei Diritti della Persona. 

I fatti

Gli illeciti sono stati commessi in due giorni diversi, anche se all’interno della stessa scuola. Il primo risale al 21 giugno, giorno del test di italiano, con la stesura di un elaborato. Stando a quanto emerso, la ragazza in questione avrebbe consegnato all’inizio della prova un cellulare, nascondendone però un secondo. E proprio questo, mentre la maturanda si trovava in bagno, è stato scoperto dal personale che stava vigilando sulla correttezza della prova. Un momento di sorpresa per i docenti, di comprensibile panico per la ragazza. La Commissione ha esaminato la posizione della studentessa e, attendendosi alle direttive ministeriali, non ha potuto far altro che invalidare la prova e annullare il proseguo della Maturità. Il che equivale a una bocciatura. 

Stessa sorte

Il giorno dopo è toccato a un’altra maturanda, sempre dell’Itis, scuola che nel primo biennio vanta cinque indirizzi di specializzazione e che è diventata un punto di riferimento per le competenze tecniche. Durante la seconda prova, riguardante le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio, si è praticamente ripetuta la scena del 21 giugno, con un’ulteriore studentessa pizzicata mentre armeggiava con lo smartphone, probabilmente alla ricerca di un aiutino e di un supporto. Anche lei ha avuto lo stesso destino: test annullato e Maturità finita. A meno che non faccia ricorso, e lo vinca, dovrà ripetere l’anno. 

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Corriere Adriatico