Sesso e covid, l'assessorato alla Salute: «Meglio farlo all'aperto per ridurre i rischi di contagio»

Coronavirus e sesso, l'Assessorato alla Salute: «Meglio farlo all'aperto per ridurre i rischi di contagio»
Quanto è rischioso fare sesso in tempi di pandemia? È una domanda, questa, che tutti ci siamo posti almeno una volta negli ultimi mesi. Specialmente da quanto...

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Quanto è rischioso fare sesso in tempi di pandemia? È una domanda, questa, che tutti ci siamo posti almeno una volta negli ultimi mesi. Specialmente da quanto siamo entrati nella fase 3, quella delle riaperture, della convivenza col coronavirus e della 'nuova normalità'. La risposta, tuttavia, non è così semplice né immediata.


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Anche se tracce del virus sono state identificate all'interno del liquido seminale e delle feci dei pazienti contagiati dal Sars-CoV-2, il Covid-19 non può essere considerato una malattia sessualmente trasmissibile come, ad esempio, lo è l'Aids. C'è però un problema: a meno di tentare posizioni del kamasutra poco convenzionali, diventa difficile ridurre i rischi di contagio facendo sesso. C'è chi ha pensato di evitare i baci, specialmente quelli più passionali, ma non è una misura sufficiente: il sesso in sé implica l'annullamento del distanziamento sociale e anche solo attraverso la respirazione, che durante l'attività sessuale è più intensa e profonda, il virus si diffonde fin troppo facilmente.

Alla domanda che tutti si sono fatti negli ultimi mesi ha provato a rispondere l'Assessorato alla Salute della Catalogna, che ha pubblicato una serie di 'faq' con le relative misure da seguire. Alcuni suggerimenti sono fin troppo scontati, come ad esempio «il sesso occasionale aumenta il rischio di contagio, meglio farlo con un partner fisso di cui conosciamo abitudini e contatti». O, ancora, «non tutti corrono lo stesso rischio: chi ha più di 65 anni o soffre di patologie pregresse può sviluppare forme gravi di Covid-19». Molti altri consigli, indubbiamente, fanno sorridere. Quando viene chiesto quali siano le attività sessuali sicure, la risposta è la seguente: «Le uniche sicure sono quelle senza contatto fisico con gli altri: masturbazione, sexting e videochiamate hard».


Il massimo, però, viene raggiunto in un'altra 'faq' con relativa risposta: «Il luogo in cui si fa sesso è importante per il rischio di contagio?». La risposta degli esperti che lavorano per le autorità sanitarie catalane è inaspettata: «Sì, per ridurre il rischio di contagio si consiglia il sesso in luoghi aperti, ampi e con una buona ventilazione». Peccato che si tratti di una violazione della legge un po' in tutto il mondo, Catalogna compresa... Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico