Scuola, domande di mobilità La Cisl: "Sistema informatico in tilt"

Scuola, domande di mobilità La Cisl: "Sistema informatico in tilt"
ROMA - Sistema in tilt per le domande di mobilità del personale scolastico. La denuncia viene da Maddalena Gissi, segretaria generale Cisl Scuola. ...

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ROMA - Sistema in tilt per le domande di mobilità del personale scolastico. La denuncia viene da Maddalena Gissi, segretaria generale Cisl Scuola.


Secondo l'organizzazione sindacale, "si ripetono ormai di continuo i blocchi che impediscono di portare a termine le procedure di compilazione delle domande, esclusivamente on line, da parte degli interessati". Una situazione definita "intollerabile" e che, secondola Cisl, ha una causa ben precisa: il sistema utilizzato ha una portata assolutamente insufficiente per i compiti che è chiamato ad assolvere. "Non è infatti in grado di reggere più di diecimila accessi in contemporanea - spiega Gissi -, quando si stima che possano essere interessati alle procedure di mobilità circa duecentomila persone".

Le sedi della Cisl, in questi giorni, sono prese d’assalto da persone che lamentano l’impossibilità di accedere al sistema, una situazione che nella giornata di ieri si è protratta per ore - e che si sta verificando anche stamattina - al punto che, in alcuni casi, sono partite denunce per interruzione di pubblico servizio, dopo che la forza pubblica è stata chiamata a constatare il perdurante blocco di istanze on line.

"Abbiamo segnalato più volte al Miur - stigmatizza Gissi -  il riproporsi di questi inconvenienti, ai quali tuttavia si continua a non porre rimedio. Né l’Amministrazione può cavarsela addossando ogni responsabilità a chi fornisce un servizio evidentemente non all’altezza. Se è questo il problema, si agisca di conseguenza.  Non è proprio accettabile, comunque, che le persone siano costrette a trascorrere intere giornate davanti a uno schermo, in attesa di poter compilare una domanda di trasferimento, con tempi molto ristretti e scadenze che incombono. Anche su queste, se necessario, si intervenga opportunamente". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico