la preside e il suo studente 18enne. Spunta l'audio whatsapp: «Sabrina, credo sia meglio non vederci più». Lui voleva chiudere

Sabrina Quaresima, spunta l'audio whatsapp: ecco la prova della relazione tra la preside e il 19enne
Spunta un messaggio audio nella vicenda che vede protagonisti uno studente di 18 anni e la dirigente scolastica del liceo Montale di Roma, Sabrina Quaresima. Un audio...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Spunta un messaggio audio nella vicenda che vede protagonisti uno studente di 18 anni e la dirigente scolastica del liceo Montale di Roma, Sabrina Quaresima. Un audio scambiato su Whatsapp che certificherebbe la relazione tra la preside e il giovane. Parole inequivocabili che proverebbero la relazione tra i due e che potrebbero finire sul tavolo dell'Ufficio Scolastico Regionale che ha programmato per giovedì 31 marzo un'ispezione nell'istituto

 

 

 

 

Nell’audio, citati da Il Corriere della Sera e La Repubblica, si ascoltano frasi come questa: «Penso sia meglio riportare il nostro rapporto su un piano istituzionale, com’è giusto che sia tra uno studente e una preside, ma rimango disponibile per il bene della scuola», dice la voce attribuita al ragazzo. E poi ancora: «Sabrina, credo sia meglio non vederci più, non sono pronto a darti quello che vuoi, ho già deciso e non torno indietro».

 

IL TESTO DEL MESSAGGIO

 

Per capire a fondo i messaggi tra i due va rivelato il contesto. E va premesso che la presunta storia tra la dirigente e l’alunno era iniziata da poco, ma nel frattempo secondo il racconto lui si era innamorato di una ragazza della sua età. E quindi voleva lasciare Sabrina Quaresima. Tra i due era cominciata una relazione sentimentale e c’era stato anche un incontro in un parcheggio. Il ragazzo avrebbe raccontato tutto prima agli amici e poi ai due collaboratori stretti della preside. Successivamente è partito l’esposto che ha aperto il caso. E per il quale Quaresima rischia molto, visto che il codice di comportamento dei dipendenti pubblici prescrive di non assumere posture che possano «nuocere all’immagine dell’amministrazione».

 

Per questo la preside avrebbe cancellato le conversazioni e ha controllato che lo studente facesse altrettanto. Ma lui avrebbe conservato alcuni screenshot dei testi che si è scambiato con lei. Quaresima che nega la relazione, ora rischia una multa fino a 500 euro e una sospensione dall’incarico fino a sei mesi. Ma essendo il primo anno di lavoro nell’istituto e in prova, le conseguenze per lei potrebbero essere peggiori. Quello che negli articoli viene definito un messaggio audio continua poi con le parole di lui, che cerca di rassicurare: non volevo evitarti, eccomi qui per parlare, dice, mentre dai rumori della portiera si capisce che sta scrivendo da un'automobile. «Ci ho pensato su attentamente, ho conosciuto una ragazza», dice ancora lui. E lei: «Ecco, immaginavo che sotto poteva esserci qualcosa del genere… ma l’hai conosciuta prima?».

 

«La conosco da un po’, diciamo che l’ho reincontrata», precisa lui. Che però poi diventa più esplicito: «Ho pensato che stare con lei e vedere te non sarebbe stato rispettoso. Sia nei tuoi che suoi confronti. Così ho preferito tagliare, pensando che comunque la cosa non sarebbe potuta andare avanti. Lei mi piace molto. E tu poi mi hai fatto anche quel discorso del 'toy boy', mi hai detto che non avresti voluto averne uno accanto. Ecco, preferisco evitare situazioni spiacevoli, ho percepito cose… non che tu fossi proprio innamorata di me… ma che fossi già avanti sentimentalmente». Lei ribatte: «Ma io la cosa del 'toy boy' l’ho buttata lì così, capisco che poteva trarre in inganno…. Lo ammetto, è stato un mio errore dirlo. E comunque immaginavo che ci fosse qualcosa sotto come una ragazza, mi rendo perfettamente conto».

 

Lei nella giornata di ieri, mercoledì 30 marzo, aveva smentito tutto: «È evidente che mi hanno voluto fare del male», aveva detto a caldo. E poi: «Io sono sposata con un uomo meraviglioso ma sono una donna di bell’aspetto: e purtroppo penso che qualcuno possa pensare male. Ma sono serissima, mi è costato tanto arrivare qua e sono nell’anno di prova: qualcuno avrà pensato che in un attimo poteva farmi cacciare. Giovedì vedrò l’ispettrice regionale: spero di poter chiarire tutto».

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico