SAN MARTINO DI LUPARI - In pochissimi avrebbero dovuto conoscere quell'informazione di carattere sanitario, ed invece era sulla bocca di tanti. Notizia che sarebbe dovuta...
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Nello specifico si tratta di un medico in attività nell'ospedale di Verona, A.Q., residente nella provincia scaligera, e di M.B., ventitreenne, sempre abitante in provincia di Verona. Stando all'attività investigativa svolta, il medico, venuto a conoscenza appunto per ragioni professionali della malattia del denunciante, l'avrebbe rivelata ad M.B., contravvenendo quindi al segreto professionale. Quest'ultimo, anziché mantenere per sé quanto saputo, considerata anche la delicatezza di quello di cui è venuto a conoscenza, lo ha a sua volta rivelato ad altre persone. Da considerare che M.B. è un conoscente del denunciante. Così quello che doveva essere noto a pochissimi intimi, è diventato di dominio pubblico. Con il trascorrere del tempo, come accade spesso in queste situazioni, la notizia via via passata di bocca in bocca, è arrivata anche all'interessato, comprensibilmente, oltre che imbarazzato, non poco irritato. Certo di non aver lui stesso reso noto nulla delle sue condizioni di salute, ha capito che non poteva che essere nella ristrettissima cerchia degli addetti ai lavori, colui che aveva parlato. Con questa consapevolezza, l'uomo si è rivolto ai carabinieri.
LE RESPONSABILITÀ
Ora sarà un giudice a definire se ci sono responsabilità penali, in base all'accusa del denunciante ed alle difese dei denunciati. Mai come le notizie aventi carattere sanitario sono di una delicatezza estrema, avendo a che fare con la vita delle persone e con i rapporti di relazione. I racconti da persona a persona, possono poi distorcere la realtà dei fatti, generando convinzioni errate ed ancora più dannose. Accanto alla responsabilità penale, ci può essere anche una responsabilità civile, tradotta in una richiesta di risarcimento danni. Ma per ora, per quanto è dato a sapere, non è stato formulato nulla in questo senso. Moltissimi i lavori per i quali il segreto professionale rappresenta uno dei pilastri deontologici, riconosciuto e tutelato poi anche dalla legge. Quindi se verrà accertata la responsabilità del medico, accanto alle conseguenze penali, ci saranno quelle previste dall'Ordine dei medici e dal regolamento della struttura ospedaliera pubblica nella quale opera il professionista.
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Corriere Adriatico