ROMA - A due settimane dalle dimissioni di Giorgio Napolitano, si svolgerà dalle 15 la prima votazione per l'elezione del nuovo presidente della Repubblica. I 1009 grandi...
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E nelle stesse ore, dalle 8 alle 14, i 5 Stelle sceglieranno il loro candidato con le «Quirinarie» on-line, sul blog di Beppe Grillo. Solo a ridosso del voto, dunque, si conosceranno le indicazioni di tutti i partiti. Ma se, come probabile, Partito democratico, Forza Italia e Area popolare confermeranno la decisione di lasciare la scheda in bianco nelle prime votazioni, lo scrutinio decisivo non dovrebbe arrivare prima di sabato.
Il primo voto di oggi, così come il secondo e il terzo che dovrebbero svolgersi venerdì, richiedono infatti una maggioranza di due terzi dei grandi elettori, un risultato molto difficile da raggiungere. Sabato mattina, invece, al quarto scrutinio sarà sufficiente la maggioranza assoluta e dunque potrebbe arrivare la fumata bianca. Se però allora nessun candidato raggiungerà i 505 voti necessari, una nuova votazione potrebbe svolgersi sabato pomeriggio.
Se neanche il quinto tentativo fosse risolutivo, si potrebbe andare avanti anche la domenica. Ma non è esclusa neanche una pausa di riflessione per favorire l'accordo su un nome e una ripresa del voto lunedì 2 febbraio. Prima e dopo l'apertura delle urne si annunciano comunque ancora molto intensi gli incontri e i colloqui per trovare un accordo sul nome. Oggi Renzi dovrebbe rivedere Silvio Berlusconi. E di sicuro alle 13 riunirà i grandi elettori Dem nella sala convegni Roma Eventi di via Alibert, nel centro della capitale.
In vista della seduta congiunta convocata alle 15, intanto, stamattina alle 10.30 si riuniranno a Montecitorio l'ufficio di presidenza della Camera e il consiglio di presidenza del Senato. Poi alle 12 si svolgerà una conferenza congiunta dei capigruppo dei due rami del Parlamento. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico