Gli chiede una sigaretta, lo uccide a calci e pugni. L'assassino ha 20 anni ed era imbottito di crack

Gli chiede una sigaretta, lo uccide a calci e pugni. Confessa Francesco Lo Manto
Morire per una sigaretta. A Torino un passante ha perso la vita per le percosse di un ventenne imbottito di crack.  «Ho ammazzato una persona», ha confessato tra...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Morire per una sigaretta. A Torino un passante ha perso la vita per le percosse di un ventenne imbottito di crack.  «Ho ammazzato una persona», ha confessato tra le lacrime in questura Francesco Lo Manto, 20 anni, abitante nel capoluogo piemontese. Il giovane aveva assunto crack e, intorno alle quattro del mattino, si trovava sul balcone che si affaccia su piazza Vittoria, in un quartiere popolare della città. In quel momento stava passando Augusto Bernardi, 56 anni, che abitava poco distante e, come dicono i vicini, era «un signore gentile che salutava sempre».

La ricostruzione dell'omicidio

Cosa è successo fra i due non è chiaro. «Mi ha chiesto una sigaretta - sostiene Lo Manto - e allora sono sceso». Quello che è certo è che il giovane, ancora in ciabatte, ha cominciato a colpire con schiaffi e pugni («avevo un bastone ma non l'ho usato») fino a quando Augusto non si è accasciato al suolo. Francesco è poi risalito nel proprio appartamento. Alla vista della polizia è sceso e si è lasciato caricare sulla volante senza intemperanze. I residenti raccontano che ha anche bussato a un vicino per avere un bicchiere d'acqua, ma non è chiaro se prima o dopo il delitto. 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico