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La difesa di Valentina Boscaro, una volta depositate le motivazioni della sentenza, è al lavoro per presentare ricorso alla Corte d’Appello di Venezia. L’avvocato Alberto Berardi vuole convincere i giudici lagunari, che quel 25 settembre del 2022 è andato in scena un omicidio preterintenzionale.
«Non volevo uccidere» ha sempre detto la giovane mamma agli inquirenti, ora dietro alle sbarre del penitenziario di Montorio Veronese dopo essere stata condannata, lo scorso 18 ottobre, a 24 anni di reclusione per avere tolto la vita al suo compagno Mattia Caruso con una coltella al cuore.
La nuova vita di Valentina
Intanto in carcere la 32enne, ex commerciante ambulante di abbigliamento, è diventata aiuto cuoco. Prima, in un paio di serate di beneficenza all’interno della casa di reclusione, ha ricoperto il ruolo di cameriera, adesso è passata direttamente in cucina. «Mi fanno afferrare e maneggiare ogni tipo di coltello, allora non sono così pericolosa come dicono e scrivono» ha fatto sapere Valentina.
I domiciliari
I giudici della Corte d’Assise, come richiesto dal procuratore Valeria Sanzari, hanno decretato la custodia in carcere.
«Ma quale fuga che in tredici mesi di arresti domiciliari Valentina Boscaro si è comportata in maniera esemplare» ha dichiarato il professor Berardi». E poi ha aggiunto: «E dov’è il pericolo della reiterazione del reato se Valentina abita da sola». Quando la trentaduenne era agli arresti domiciliari, a farle visita potevano andare solo mamma e papà a portarle la spesa. A trovare Valentina, oggi in carcere, vanno sempre i suoi genitori. Inoltre ha sottolineato il legale: «Ad aprile dell’anno scorso Valentina ha perso la potestà genitoriale, ma ad agosto ha potuto ospitare la figlia per due settimane perchè è pur sempre la sua mamma».
La difesa
In merito a quanto scritto dal giudice Mariella Fino sulle quasi settanta pagine di motivazioni della sentenza, l’avvocato Berardi non ha voluto al momento rilasciare commenti. Ma ha voluto ricordare alcune chat telefoniche, emerse anche nel corso del dibattimento, come quella tra la vittima e sua madre Rosa. Uno scambio piuttosto forte, avvenuto il 25 settembre del 2021. Giusto un anno dopo Mattia Caruso è stato ucciso. Il ragazzo, in netto contrasto con il fratello di Valentina, ha scritto alla mamma questa frase “Poi fra suo è contro la violenza sulle donne e l’ho massacrata”. Oppure, un altro messaggio spedito da Mattia a suo fratello Rosario dopo una notte trascorsa con Valentina: “Fra, l’ho pestata e le ho fatto l’occhiolino viola”.
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Corriere Adriatico