Nel profondo dell'Oceano Pacifico è stato scoperto un nuovo ecosistema

Una medusa sott'acqua
La natura non smette mai di regalare sorprese. L’Istituto oceanografico americano Schmidt ha documentato l’esistenza di un ecosistema finora sconosciuto negli abissi...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La natura non smette mai di regalare sorprese. L’Istituto oceanografico americano Schmidt ha documentato l’esistenza di un ecosistema finora sconosciuto negli abissi dell’Oceano Pacifico, ricco di specie mai viste prima. Questo nuovo ambiente sottomarino è stato generato dalla corrente idrotermale nota come Jaich Maa, che in messicano significa ‘metallo liquido’, a circa 4 chilometri di profondità nel Sud del Golfo della California.






L’ecosistema è popolato da specie molto diverse l’una dall’altra: da vermi di colore blu ad animali dall’aspetto simile a sacchetti vuoti, passando per microrganismi filamentosi e organismi trasparenti che ricordano meduse e anemoni. Questo nuovo habitat è caratterizzato da camini vulcanici che emettono getti di correnti calde in grado di raggiungere temperature fino a 290 gradi, creando le condizioni ideali per ospitare la vita. 

«Ovunque volgessimo lo sguardo del nostro rover sottomarino, vedevano forme di vita», hanno rivelano gli esperti. 
​Alla ricerca hanno partecipato biologi marini, geofisici, geochimici e naturalisti di nazionalità americana e messicana. Questo nuovo ecosistema ha stupito gli autori dello studio, che hanno riscontrato numerose caratteristiche geochimiche uniche. Hanno inoltre spiegato che «il 90% dei fondali oceanici deve ancora essere esplorato e potrebbe nascondere molti tesori». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico