Marmolada, crolla blocco di ghiaccio: 6 morti e 8 feriti, 15 dispersi i dispersi

  In vetta c'erano 10 gradi: faceva troppo caldo. La grande cascata di ghiaccio, staccatasi sulla Marmolata, ha travolto tutti a 300 chilometri all'ora. Bilancio...

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In vetta c'erano 10 gradi: faceva troppo caldo. La grande cascata di ghiaccio, staccatasi sulla Marmolata, ha travolto tutti a 300 chilometri all'ora. Bilancio drammatico: almeno 6 morti (3 italiani), 8 feriti (di cui uno in condizioni critiche) e 15 dispersi. È il tragico conto del crollo di un grande blocco di ghiaccio sulla Marmolada, gruppo montuoso delle Alpi orientali al confine tra la provincia di Trento e la provincia di Belluno, il più alto delle Dolomiti. L'incidente è avvenuto precisamente a Pian dei Fiacconi, dove un distacco di roccia ha provocato l'apertura di un crepaccio sul ghiacciaio. 

Sul posto stanno operando 5 elicotteri di Suem veneto ed elisoccorso trentino con il Corpo nazionale del Soccorso alpino. Già soccorsi 7 feriti, accolti negli ospedali di Belluno, Treviso, Trento e Bolzano, almeno uno in condizioni critiche. I cinofili del Soccorso alpino stanno cercando i dispersi.

 

I soccorsi

«Sono in contatto con il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, per tenerlo informato, e con il Capo della Delegazione del Soccorso Alpino Alex Barattin. Per la parte veneta sono già operativi i 2 elicotteri del Suem 118 della Ulss di Belluno. Operativo anche uno degli elicotteri della Protezione Civile della Regione del Veneto per trasportare squadre dei soccorritori alpini con unità cinofile sul posto. Tutte le squadre del soccorso alpino della zona sono state attivate. Già recuperati i primi feriti». Sono le parole «a caldo» dell'Assessore alla Protezione Civile della Regione del Veneto, Gianpaolo Bottacin.

Il caldo record

«Un grosso seracco in Marmolada è crollato e, secondo le prime informazione del Suem, avrebbe coinvolto una quindicina di persone di cui 7 feriti, uno dei quali in gravi condizioni. I feriti sono stati ricoverati negli ospedali di Belluno, Treviso, Trento e Bolzano. Proprio ieri sulla Marmolada è stato raggiunto il record delle temperature (10 gradi circa in vetta)». Così il presidente del Veneto Zaia su twitter aggiornando sulla valanga.

«Un boato, poi la valanga»

«Abbiamo sentito un rumore forte, tipico di una frana, poi abbiamo visto scendere a forte velocità a valle una specie di valanga composta da neve e ghiaccio e da lì ho capito che qualcosa di grave era successo. Col binocolo da qui si vede la rottura del serracco, è probabile che si stacchi ancora qualcosa». Lo ha detto l'ANSA uno dei responsabili del Rifugio Castiglioni Marmolada, testimone del crollo del serracco.

 

 

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Corriere Adriatico