Un tesoro nascosto in casa che però non potrà usare. Il 31enne brindisino Giuseppe De Ruvo, che da anni vive a Roma, dove lavora come cassiere, stava...
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Il 31enne era a conoscenza del fatto che fossero scaduti i termini per poter trasformare il vecchio conio in euro, decorsi nel 2012, ma non si è certo arreso e ha girato diverse banche nel tentativo di non veder andare persi tutti quei soldi. Tutte le banche hanno però ripetuto la stessa cosa, affermando che le banconote sono poco più che carta straccia. De Ruvo non ha però voluto cedere e ha avviato una citazione nei confronti della Banca d’Italia sul presupposto, avvalorato da alcune sentenze che avallano la sua posizione, che la prescrizione e la decadenza decorrono dal momento in cui un soggetto è posto nelle condizioni di poter esercitare il diritto. Il giovane, essendo venuti a conoscenza solo in questi giorni del tesoro, non avrebbe per ovvi motivi esercitare il suo diritto prima della data di scadenza.
Ora la battaglia legale andrà avanti, ma la possibilità che il piccolo tesoro non resti altro che carta straccia, purtroppo, per una beffa dela sorte, potrebbe essere effettiva. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico