LATINA - Si erano radunate tutte strette strette sotto un albero, nel disperato tentativo di ripararsi dal temporale che imperversava sul litorale, ma la tempesta le ha...
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Una vera e propria tragedia per il titolare dell'azienda agricola "Masella Fernando" che ha visto i suoi capi decimati nel giro di pochi secondi. Danno enorme ma, per fortuna, beffa scampata: al titolare è stato infatti concesso di bruciare le carcasse, anziché smaltirle come solitamente avviene in caso di animali deceduti.
Il via libera è arrivato dalla Asl che, eccezionalmente, ha concesso la combustione per ragioni igenico sanitarie e in virtù dell'elevatissimo numero di capi di bestiame.
Il proprietario è stato quindi autorizzato a bruciare i resti di un gregge di capre che sarebbe bastato per sfamare un'intera sagra. Fortuna che il luogo in cui è caduto il fulmine, isolato e lontano dal centro abitato, ha consentito al sindaco di Itri Antonio Fargiorgio, che ha emesso apposita ordinanza, di sfruttare le deroghe previste dalla normativa e autorizzare la combustione. Una magra consolazione, certo, ma date le condizioni meteo dei giorni scorsi e la violenza della tempesta il bilancio poteva essere ben peggiore. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico