È stato ucciso in un rituale di magia l'avvocato torinese Carlo Cicchelli, morto a Maceiò, in Brasile. La fidanzata Cléa Fernanda Máximo da...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La donna ha detto di non aver premeditato il crimine, ma di aver colto l'opportunità di ucciderlo poiché subiva «una costante violenza fisica e psicologica» da parte della vittima. Carlo Cicchelli viveva con la fidanzata nel quartiere di Ponta Grossa di Macei. La donna ha dichiarato di aver commesso l'omicidio quasi un mese fa. A seguito della sua confessione, la polizia ha ritrovato nella casa di lei il corpo dell'avvocato, in avanzato stato di decomposizione.
L'investigatrice responsabile dell'inchiesta, Rosimeire Vieira, ha riferito che la fidanzata omicida ha detto di essere stata oggetto di abusi fisici da parte della vittima e che l'avvocato le avrebbe chiesto di legarlo durante un rituale di magia nera. In quel momento, la donna l'avrebbe ucciso. Il corpo di Cicchelli sarebbe quindi rimasto nella stanza in cui è avvenuto il delitto per due giorni. Successivamente, la fidanzata ha deciso di spostare il cadavere in un'altra stanza, avvolgendolo in sacchi di plastica.
L'assassina ha spiegato di aver usato alcuni prodotti per attenuare il cattivo odore, come profumo, carbone e altre sostanze.
Corriere Adriatico